Un gruppo significativo di circa cento lavoratori dell’azienda Trasnova sta portando avanti una manifestazione che ha preso vita dalle prime ore del mattino di oggi, a partire dalle 6, davanti allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. La protesta è diretta contro il recente mancato rinnovo della commessa da parte del gigante automobilistico, la cui scadenza è fissata per il 31 dicembre di quest’anno. Questo ricorso alla protesta evidenzia l’incertezza e le preoccupazioni che circondano la sicurezza dell’occupazione all’interno del settore della logistica e dei trasporti.
Il motivo della protesta e il contesto lavorativo
La mobilitazione dei lavoratori di Trasnova è in risposta a questioni che vanno oltre il solo rinnovo di un contratto. Gli impiegati, provenienti da varie sedi, inclusi i plant di Cassino e Melfi, invariabilmente esprimono preoccupazioni legittime per la loro stabilità lavorativa. Con il termine del contratto, gli oltre 400 dipendenti che attualmente lavorano in vari stabilimenti Stellantis in Italia si trovano in una posizione precaria, con il rischio concreto di licenziamenti che influiscono sulla loro vita professionale e personale. Le rappresentanze sindacali, come Fismic e Fiom, partecipano attivamente alla protesta, fondendo le voci dei lavoratori in un appello collettivo per un intervento decisivo.
Le manifestazioni di oggi si sono concentrate presso l’ingresso delle merci dello stabilimento, creando una situazione di blocco per i mezzi pesanti e i camion che tentano di accedere all’impianto. Questo ha generato una lunga colonna di veicoli sulla strada che conduce all’area industriale, rendendo evidente la gravità della situazione e il discontento che anima i lavoratori. I rappresentanti dei sindacati e alcuni deputati, tra cui Marco Sarracino del Partito Democratico e Alessandro Caramiello del Movimento 5 Stelle, sono al fianco dei manifestanti, sottolineando la necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni competenti.
Le conseguenze di un possibile mancato rinnovo
Il mancato rinnovo della commessa da parte di Stellantis non riguarderebbe solo i lavoratori di Trasnova, ma avrebbe ripercussioni più ampie sul settore della logistica e sui fornitori del colosso automobilistico. Se il contratto dovesse scadere senza una proroga o un nuovo accordo, molti dipendenti rischiano di essere lasciati senza lavoro, creando un’onda d’urto in tutta l’industria locale. L’area di Pomigliano d’Arco, in particolare, ha una forte dipendenza dall’industria automobilistica, il che rende i rischi di disoccupazione ancora più gravi e preoccupanti.
In questa fase di transizione del mercato automobilistico, in cui si assiste a un passaggio verso una maggiore sostenibilità e innovazione, ci sono domande aperte sui futuri contratti di lavoro e sulle opportunità che emergeranno. I lavoratori di Trasnova chiedono di essere inclusi nella discussione sulle future strategie del colosso automobilistico, sottolineando l’importanza di mantenere relazioni lavorative solide e contratti stabili per garantire la continuità operativa e la sicurezza occupazionale.
A fronte di questa situazione, è evidente che la risposta di Stellantis e delle autorità locali sarà cruciale nelle prossime settimane. L’evoluzione di queste vicende potrebbe avere un impatto significativo non solo sui lavoratori coinvolti ma anche sull’economia locale nel suo complesso.
Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2024 da Sofia Greco