Il convitto delfico di teramo è al centro di una serie di lavori urgenti, dopo il sequestro disposto dalla magistratura il 3 ottobre 2024. Gli interventi riguardano approfondimenti tecnici sull’edificio e l’allestimento di spazi alternativi per garantire la continuità scolastica. Questa fase è necessaria per valutare le condizioni strutturali e programmare gli adeguamenti antisismici richiesti, con conseguenti ricadute sulla popolazione scolastica.
Lavori di indagine sulle condizioni statiche e antisismiche del convitto delfico
A partire da questa mattina, sono partiti i rilievi tecnici all’interno del convitto delfico. L’obiettivo è verificare il livello di stabilità della struttura e la sua capacità di resistere a eventi sismici, dopo che l’edificio è stato sottoposto a sequestro lo scorso ottobre. I primi interventi consistono nei saggi stratigrafici, operazioni che consentono di studiare la composizione e lo stato dei materiali delle murature.
Programma e obiettivi dello studio tecnico
Il programma di lavoro prevede di arrivare entro il 3 giugno con una relazione finale che stabilirà le condizioni e le criticità dell’immobile, portando lo studio al livello LC3, il massimo previsto in questo tipo di analisi. Ottenere questi dati è fondamentale sia per redigere il progetto di adeguamento antisismico, affidato all’ATI Project tramite una gara di Invitalia, sia per supportare la Provincia di Teramo nella richiesta di dissequestro al tribunale locale, dopo il rigetto di una precedente istanza da parte della Corte di Cassazione.
Il trasferimento degli studenti e i lavori di allestimento nel polo scolastico della cona
Mentre si sviluppano le indagini sul convitto, si muovono attività parallele per garantire la continuità didattica. Da lunedì 5 maggio sono programmati i lavori nel polo scolastico della cona. Qui verranno installati moduli prefabbricati temporanei destinati a ospitare circa 1.200 tra studenti, docenti e personale amministrativo, che frequentavano il convitto e il liceo delfico.
Questa soluzione emergenziale mira ad assicurare gli spazi necessari per tutta la popolazione scolastica, in attesa della risoluzione della questione legale e tecnica sul palazzo originario. I moduli rappresentano un primo passo per permettere alle attività di proseguire con la minor interruzione possibile, considerata la complessità della situazione.
Il progetto del refettorio e le richieste per nuovi moduli per la scuola primaria
Nei primi giorni di luglio la Provincia darà via ai lavori di costruzione del refettorio all’interno del polo scolastico della cona. Contestualmente, si attende l’esito del consiglio comunale riguardo la richiesta di permesso in deroga per realizzare ulteriori moduli.
Questi nuovi spazi temporanei servirebbero ad accogliere gli studenti delle scuole primarie, oggi sistemati nelle strutture della scuola “De Jacobis”. L’obiettivo è centralizzare le attività scolastiche in quest’area, riducendo i disagi e possibili disallineamenti tra le sedi occupate dagli alunni di diversi livelli scolastici.
L’ampliamento e sistemazione dell’area parcheggio nel polo scolastico
Uno degli interventi previsti riguarda anche l’area parcheggio del polo scolastico. Con l’aumento della popolazione scolastica ospitata, si rende necessario ampliare e asfaltare la zona, per offrire un accesso più comodo e sicuro a studenti, insegnanti e personale amministrativo.
Questa sistemazione risponde a esigenze pratiche e di sicurezza, con l’obiettivo di rendere più funzionale l’intero polo anche dal punto di vista logistico.
Gli appalti e i tempi previsti per l’adeguamento antisismico della scuola
I lavori di recupero del convitto delfico rientrano nei progetti legati al sisma del 2016, affidati da un accordo tra commissario sisma, regioni e governo ad Invitalia. La gara per i rilievi e la progettazione è stata assegnata alla Ati Project srl di Pisa, che deve completare la progettazione esecutiva entro 180 giorni.
L’azienda Lucci Salvatore di Napoli è incaricata della realizzazione degli interventi di adeguamento. Il contratto prevede 38 mesi per completare i lavori, con un importo complessivo di oltre 18 milioni di euro. Questi passaggi sono fondamentali per restituire sicurezza all’edificio scolastico e consentire il ritorno alla normalità.
I possibili accelerazioni e il tentativo di rientro parziale degli studenti
La Provincia ha dichiarato l’intenzione di provare a ridurre i tempi di realizzazione dell’intervento. Si valuta la possibilità di far lavorare l’impresa su doppi turni. Si spera che, almeno per alcune parti dell’edificio, sia possibile un rientro graduale degli studenti prima del completamento totale dei lavori.
Tutto dipenderà dagli esiti delle verifiche tecniche e dalla situazione legale riguardo al sequestro. La preparazione degli spazi temporanei e la progettazione negli ultimi mesi sono parte di un quadro più ampio, finalizzato a gestire l’emergenza e preparare il futuro istituto.