La Lazio ha iniziato la sua stagione calcistica con una convincente vittoria, sconfiggendo il Venezia per 3-1 grazie a una rimonta esemplare. Dopo un avvio sorprendente, in cui gli ospiti sono passati in vantaggio, la squadra capitolina ha ripreso il controllo del match, mostrando grande determinazione e talento. In questo articolo, esploreremo i momenti salienti di questa partita, analizzando i gol, le dinamiche di gioco e le prestazioni individuali che hanno fatto la differenza.
l’inizio choc: il vantaggio del Venezia
Un gol inaspettato
La partita all’Olimpico inizia con un colpo di scena per i tifosi della Lazio: dopo soli tre minuti, il Venezia passa in vantaggio. L’azione parte da una rimessa laterale battuta da Sverko che termina in area. Qui Rovella commette un errore cruciale nel tentativo di respingere il pallone, permettendo a Ellertsson di recuperarlo. L’attaccante lagunare serve Andersen, il quale con un destro a giro imprendibile batte il portiere Provedel. Questo inizio shock richiede una pronta risposta da parte della formazione di casa.
La reazione immediata dei biancocelesti
La Lazio non ha tempo da perdere e dopo soli otto minuti trova il pareggio. Un errore di Svoboda, costretto dal pressing di Castellanos, consente all’attaccante biancoceleste di riportare il risultato in equilibrio. Castellanos si presenta faccia a faccia con Joronen e lo supera con facilità . Questo gol rappresenta una spinta cruciale per i padroni di casa, che iniziano a costruire un dominio sul campo.
Il dominio della Lazio e il gol del sorpasso
Le occasioni biancocelesti
Dopo il pareggio, la Lazio continua a dettare il ritmo della partita. Castellanos si rende protagonista di diverse azioni pericolose: al quarto d’ora colpisce di testa un cross di Marusic, ma Joronen interviene in modo decisivo. La squadra di Baroni non si ferma e al 23′ Zaccagni prova la conclusione da fuori area, ma la sua traiettoria viene deviata, mantenendo il punteggio in equilibrio.
La rimonta si completa
Il primo tempo si avvia verso la conclusione quando, al 44′, la Lazio riesce a completare la rimonta. Noslin, ben posizionato sulla destra, salta Zampano e mette in mezzo un cross teso. Sverko, convinto di poter anticipare Castellanos, si fa sorprendere, causando fallo sull’attaccante laziale. L’arbitro non esita a concedere il rigore, che Zaccagni trasforma con un tiro preciso, portando la Lazio in vantaggio.
La ripresa e l’autogol decisivo
Lazio ancora in attacco
Sull’onda dell’entusiasmo, la Lazio continua a insistere in avvio di secondo tempo. La squadra si presenta immediatamente in area avversaria e, al 6′, Lazzari crossa per Castellanos, ma Altare interviene in modo provvidenziale anticipando l’attaccante. Poco dopo, Zaccagni batte un corner per il colpo di testa di Casale, che finisce alto sopra la traversa.
Il terzo gol: autogol di Altare
Il Venezia cerca di riemergere ma la Lazio mantiene il controllo della partita. Al 35′, Haps si rende pericoloso nella metà campo avversaria, ma Provedel si oppone con bravura. Un minuto dopo, arriva il terzo gol della Lazio: Guendouzi lancia Lazzari, che crossa. Nella confusione, Altare, tentando di salvare la propria porta, segna un autogol che affossa definitivamente le speranze del Venezia.
Gli ultimi minuti e la gestione del risultato
Occasione per il poker
A pochi minuti dalla conclusione, la Lazio è vicina al quarto gol, con Castellanos che, dopo un’azione personale, colpisce il palo con un destro potente. La partita si avvicina alla conclusione, con i biancocelesti che gestiscono il punteggio e controllano il ritmo. Il Venezia, pur tentando di reagire, non riesce a creare reali pericoli e la Lazio porta a casa i primi tre punti della stagione.
Con questi risultati, la squadra di Baroni dimostra una solidità e una determinazione che potrebbero promettere bene per il proseguo del campionato. La vittoria rappresenta un segnale forte delle intenzioni della Lazio, pronta a competere ai massimi livelli.