Il Piano di Indirizzo per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti, approvato sotto la Giunta di Virginia Raggi, ha segnato un passo significativo verso la ristrutturazione delle politiche abitative nella capitale italiana. Con il passaggio alla nuova amministrazione guidata dal sindaco Roberto Gualtieri, la situazione attuale solleva interrogativi sulle azioni da intraprendere per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, oltre a provvedere alle necessità di queste comunità storicamente emarginate.
Il piano di indirizzo: obiettivi e risultati
Iniziative e chiusura dei campi
Il ‘Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti‘ ha come obiettivo principale il superamento delle residenzialità nei campi, centri di raccolta e villaggi della solidarietà. Durante l’amministrazione Raggi, alcune misure significative sono state adottate, tra cui la chiusura di diversi campi, come Camping River, Schiavonetti e quello del Foro Italico.
Grazie a questi interventi, l’amministrazione ha registrato una riduzione delle presenze nei campi. I dati evidenziano un calo del 41,1% nei campi autorizzati e del 34,9% in situazioni abusive e non regolari. Questi risultati, pur evidenti, pongono anche la questione dell’efficacia a lungo termine di tali misure, visto che il fenomeno degli accampamenti abusivi continua a persistere in diverse aree della capitale.
La situazione attuale sotto la giunta Gualtieri
Sotto la nuova direzione del sindaco Gualtieri, sono state messe in atto misure per recepire il Piano Cittadino d’Azione 2023-2026, con specifica delibera di giugno 2023. Tuttavia, la chiusura dell’ufficio di scopo e l’apparente mancanza di iniziativa hanno messo in discussione l’efficacia di questo piano. L’assenza di un impegno attivo ha alimentato la proliferazione di accampamenti irregolari, creando una situazione di emergenza costante che richiede un intervento proattivo.
Le conseguenze della negligenza amministrativa
La sicurezza dei cittadini e la questione degli incendi
La situazione di stallo e l’assenza di azioni preventive sollecitano preoccupazioni sul potenziale rischio per la sicurezza pubblica. Recenti eventi, come l’incendio di Monte Mario, hanno evidenziato come tali negligenze possano scatenare situazioni critiche, comportando l’evacuazione di cittadini e danni ingenti a riserve naturali.
La gestione dei campi e degli accampamenti ha implicazioni dirette sulla qualità della vita delle comunità locali. Il tipo di interventi adottati deve tener conto non solo della necessità di garantire la sicurezza ma anche di tutelare diritti e dignità delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti.
Richieste da parte dei rappresentanti locali
A questo proposito, esponenti della Lista Civica Virginia Raggi, tra cui il capogruppo Antonio De Santis e la capogruppo Carla Canale, hanno lanciato un appello al sindaco Gualtieri affinché intraprenda azioni concrete per affrontare il problema degli accampamenti abusivi. Inoltre, è stato sollecitato un intervento da parte del Governo Meloni per potenziare i vigili del fuoco, spesso sacrificati da turni estenuanti, in modo da garantire sicurezza e rapidità di intervento nei casi di emergenza.
Il panorama attuale richiede una strategia integrata e una forte volontà politica, mirata a garantire un futuro migliore non solo per le comunità storicamente emarginate, ma anche per l’intera cittadinanza di Roma.