Le arance del Carnevale di Ivrea trasformate in risorse ecologiche: un esempio di economia circolare

Le arance del Carnevale di Ivrea trasformate in risorse ecologiche: un esempio di economia circolare

Il Carnevale di Ivrea trasforma le arance in risorse sostenibili grazie al Polo Ecologico di Acea Pinerolese, che recupera rifiuti per produrre compost ed energia rinnovabile.
Le arance del Carnevale di Ivr Le arance del Carnevale di Ivr
Le arance del Carnevale di Ivrea trasformate in risorse ecologiche: un esempio di economia circolare - Gaeta.it

Il Carnevale di Ivrea, tradizionale manifestazione che attira visitatori da ogni parte d’Italia e oltre, non si limita solo ai festeggiamenti. L’uso e il successivo smaltimento delle arance, protagoniste di una celebre battaglia, rappresentano un’opportunità unica per la sostenibilità. Il Polo Ecologico di Acea Pinerolese si occupa della trasformazione di questo frutto in compost, energia rinnovabile ed altro, un passo verso un’economia più verde e responsabile.

Rifiuti trasformati in risorse: il lavoro del Polo Ecologico di Acea Pinerolese

Al termine dei tre giorni di festa e battaglia con le arance, il Polo Ecologico di Acea Pinerolese ha avviato un processo di recupero e trasformazione di questi scarti. Fino ad ora, sono già state ricevute circa 90 tonnellate di arance, e si prevede che il totale arrivi a 180 tonnellate nel corso di sei operazioni di raccolta coordinate dalla Società Canavesana Servizi, che gestisce i rifiuti della città di Ivrea.

Il corretto smaltimento delle arance è fondamentale per diminuire l’impatto ambientale di un evento che, pur essendo affascinante, genera una notevole quantità di rifiuti. Ogni anno, la manifestazione crea enormi accumuli di frutta, che invece di essere abbandonati, vengono gestiti in modo responsabile. Grazie a questo processo, le arance non sono solo rifiuti, ma diventano una risorsa.

Il processo di recupero: compost e energia rinnovabile

Una volta ricevute al Polo Ecologico, le arance vengono miscelate con rifiuti organici raccolti dalle famiglie. Questi materiali subiscono diverse fasi, partendo dalla vagliatura e selezione, per poi essere triturati e trasformati in una pasta omogenea. La fase più interessante del processo è la digestione anaerobica, dove speciali batteri hanno il compito di decomporre la materia organica, generando biogas.

Il biogas prodotto viene convogliato in un apposito gasometro, mentre il residuo, chiamato digestato, è ulteriormente trattato e inviato agli impianti di compostaggio. Qui, attraverso un processo aerobico, il digestato si trasforma in compost di alta qualità, pronto per l’uso agricolo e florovivaistico. Questo compost è molto apprezzato da agricoltori, frutticoltori e anche da privati, contribuendo a favorire un’agricoltura sostenibile.

Inoltre, la parte di energia prodotta dal biogas viene utilizzata sia a livello locale sia immessa nella rete elettrica nazionale. Grazie a questo approccio, il Polo Ecologico non solo produce compost, ma contribuisce anche al teleriscaldamento della zona e fornisce biometano alle reti nazionali, riducendo così la dipendenza da fonti fossili.

Un esempio di economia circolare: dalla battaglia di arance alle risorse rinnovabili

Questo ciclo di recupero rappresenta un chiaro esempio di economia circolare, che mira a ridurre gli sprechi e a riutilizzare le risorse in modo efficiente. Andrea Grigolon, direttore generale della Società Canavesana Servizi, ha spiegato che l’utilizzo delle arance provenienti dal Carnevale di Ivrea dimostra come sia possibile dare una nuova vita ai rifiuti, minimizzando l’impatto ambientale dell’evento.

Francesco Carcioffo, amministratore delegato di Acea Pinerolese Industriale, ha inoltre sottolineato con orgoglio come il Polo Ecologico integri perfettamente l’obiettivo di chiudere il cerchio nella gestione dei rifiuti. “La trasformazione di un prodotto di scarto in energia rinnovabile e compost di qualità non solo aiuta l’ambiente, ma offre anche un’importante opportunità per sensibilizzare la comunità riguardo l’importanza di pratiche di smaltimento responsabile.”

La storia delle arance del Carnevale di Ivrea non è quindi solo una parte della tradizione, ma un passo significativo verso un futuro più sostenibile, dove ogni scarto possa contribuire a nuove risorse.

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