Il mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie, continua a destare preoccupazione in Europa, ma le autorità sanitarie hanno ritenuto non necessario adottare ulteriori misure restrittive. Recenti valutazioni della Commissione europea, in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e l’Agenzia europea per i medicinali , hanno portato a questa conclusione. In questo articolo, esploreremo le decisioni prese e le implicazioni per la salute pubblica in Europa.
Decisioni delle autorità sanitarie europee
L’incontro del comitato per la sicurezza sanitaria
Il Comitato per la sicurezza sanitaria della Commissione europea ha recentemente tenuto un incontro online in cui ha discusso dello stato dell’epidemia di mpox nel continente. Il dialogo ha coinvolto anche rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Centro africano per il controllo delle malattie. All’incontro è emersa la decisione di non implementare controlli alle frontiere o l’introduzione di programmi di vaccinazione a livello comunitario.
Un portavoce della Commissione ha comunicato a Euronews che “non è necessario aggiornare il parere sulla vaccinazione” contro il mpox rispetto alle direttive già emesse nel 2022. Questa valutazione sottolinea che, allo stato attuale, il mpox non rappresenta un’emergenza di salute pubblica in Europa, sebbene ci sia consapevolezza della necessità di monitorare da vicino l’evoluzione della situazione.
Mantenimento delle raccomandazioni vaccinali
Nonostante l’esclusione di nuove misure, le raccomandazioni riguardanti la vaccinazione rimangono valide per alcuni gruppi specifici, come quelli a rischio. Tuttavia, l’estensione della vaccinazione a tutta la popolazione al momento non è prevista. Questo approccio riflette un delicato equilibrio tra la prevenzione del contagio e la gestione delle risorse sanitarie pubbliche.
Il comitato ha concordato sull’importanza di un approccio coordinato tra i vari Paesi dell’Unione Europea, considerando che il virus si diffonde principalmente attraverso il contatto diretto con persone o animali infetti, oppure tramite materiali contaminati.
L’epidemia di mpox e la sua diffusione
Emergenza sanitaria globale e situazione attuale
L’Oms ha recentemente dichiarato l’mpox un’emergenza sanitaria globale, in particolare a causa dello scoppio di casi nella Repubblica Democratica del Congo e nei Paesi limitrofi. Da quando il virus è stato identificato per la prima volta nel 1970, è diventato endemico in diverse nazioni dell’Africa centrale e occidentale. La situazione attuale sembra essere alimentata da un sottotipo del virus noto come “clade I”, il quale è associato a forme più gravi della malattia.
L’agenzia Ecdc ha segnalato che è “altamente probabile” che nuovi casi di mpox importati possano manifestarsi in Europa, dato l’aumento dei contagi nei Paesi africani. La trasmissione del virus avviene attraverso contatti ravvicinati con individui infetti e può anche avvenire durante rapporti sessuali.
La risposta delle autorità nazionali
In risposta alle segnalazioni di nuovi casi, alcuni Stati membri dell’Unione Europea stanno intensificando le misure di sorveglianza e avviando campagne di sensibilizzazione pubblica. Ad esempio, la ministra della Salute spagnola, Monica García, ha comunicato che il governo collaborerà con le autorità aeroportuali e le compagnie aeree per migliorare le informazioni disponibili ai viaggiatori.
Queste iniziative mostrano l’impegno delle autorità nazionali a garantire la salute pubblica, pur mantenendo un approccio prudente. Seppur non siano previste restrizioni immediate, le autorità continuano a monitorare la situazione e a informare la popolazione sulle precauzioni da adottare.
La trasmissione del mpox
Modalità di contagio e prevenzione
La trasmissione del virus mpox avviene soprattutto attraverso contatti diretti con persone infette o con animali, oltre al tocco di materiali contaminati. Il virus penetra nell’organismo attraverso lesioni cutanee o membrane mucose, molte delle quali possono non essere visibili. Le modalità di contagio pongono quindi un’evidente sfida per la prevenzione della malattia.
Le autorità sanitarie raccomandano che le persone che sviluppano sintomi compatibili con il mpox si rivolgano prontamente ai servizi sanitari, promuovendo una maggiore consapevolezza sui segnali precoci e sulla necessità di evitare comportamenti a rischio. Si enfatizza inoltre la rilevanza della comunicazione e dell’informazione, in particolare per i gruppi a rischio che potrebbero beneficiare di monitoraggi più attivi.
Il futuro e la vigilanza continua
Nonostante il rischio attuale sia ritenuto basso, è fondamentale che le autorità continuino a mantenere alta la vigilanza e siano pronte a ridisegnare le politiche sanitarie in caso di cambiamenti significativi nella diffusione dell’mpox. Rimanere aggiornati sulle nuove evidenze scientifiche e sulla situazione epidemiologica rappresenta un aspetto centrale nel mantenere la salute pubblica in Europa in sicurezza. Le raccomandazioni e le linee guida fornite dagli esperti saranno sempre cruciali nel gestire eventi sanitari complessi come quello del mpox.