Le aziende vinicole italiane affrontano i dazi americani al Vinitaly 2025: strategie e opportunità

Le aziende vinicole italiane affrontano i dazi americani al Vinitaly 2025: strategie e opportunità

Le imprese vitivinicole italiane, al Vinitaly, affrontano sfide legate ai dazi americani e rivedono strategie di mercato, mentre l’export agroalimentare cresce dell’8,3% nel 2024.
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Le aziende vinicole italiane affrontano i dazi americani al Vinitaly 2025: strategie e opportunità - Gaeta.it

La situazione commerciale delle imprese vitivinicole italiane è in evoluzione durante il 57° Vinitaly, in corso a Veronafiere. I dazi americani stanno costringendo molte di queste aziende a rivedere le proprie strategie per mantenere competitività sui mercati esteri. Un’indagine recente condotta da Intesa Sanpaolo ha rivelato informazioni preziose su come il settore stia rispondendo a questa nuova realtà economica.

Dazi usa e necessità di adattamento

L’inasprimento dei dazi imposti dagli Stati Uniti ha sollecitato le aziende vinicole a riconsiderare non solo i loro metodi di vendita, ma anche le proprie strutture operative. Come emerso dalla survey presentata da Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, quasi il 50% dei partecipanti prevede di esplorare nuovi mercati per diversificare il proprio portafoglio clienti. Questo spostamento strategico riflette una necessità di adattamento alle condizioni economiche in continua mutazione, dando la priorità alla ricerca di opportunità commerciali alternative.

Un ulteriore terzo degli intervistati sta valutando l’apertura di filiali negli Stati Uniti, segno di un impegno a lungo termine sul mercato americano. L’approccio delle aziende vibra tra cautela e intraprendenza; in effetti, molti imprenditori stanno posticipando i piani di investimento a causa dell’incertezza provocata dai recenti sviluppi nel contesto commerciale. Al contempo, circa il 20% delle aziende sta considerando di rivedere i propri listini prezzi per rimanere competitivi senza compromettere i margini.

Crescita dell’export agroalimentare italiano

Lo studio presentato durante il Vinitaly ha anche messo in luce l’andamento positivo dell’export agroalimentare italiano, con un incremento dell’8,3% a prezzi correnti nel 2024 rispetto all’anno precedente, per un valore totale di 67,5 miliardi di euro. Gli Stati Uniti continuano a rimanere un mercato cruciale per i prodotti alimentari italiani, rappresentando il 13,4% del totale delle esportazioni agroalimentari. Questo dato supera la media del settore manifatturiero, dove la percentuale si attesta al 10,4%.

In particolare, alcuni segmenti hanno visto crescite notevoli, come nel caso delle bevande dissetanti e delle acque minerali, dove il peso degli Stati Uniti sulle esportazioni supera il 28%. Anche il settore vinicolo ha mostrato performance eccezionali, con oltre 8 miliardi di euro in vendite nel 2024, evidenziando un aumento del 5,5% rispetto al 2023. Gli Stati Uniti rappresentano un salotto dorato, con un incremento delle vendite del 10,2%, e i mercati canadesi e tedeschi contribuiscono anch’essi con percentuali positive.

Sostegno alle aziende vitivinicole

Intesa Sanpaolo si sta impegnando attivamente per supportare le aziende vinicole, avendo stanziato quasi 7 miliardi di euro in finanziamenti dal 2021, anno di istituzione della Direzione Agribusiness. Massimiliano Cattozzi ha messo in evidenza l’importanza del settore vitivinicolo, definendolo vitale per l’economia italiana. Le sfide legate all’internazionalizzazione, alla sostenibilità e alla digitalizzazione necessitano di risorse adeguate, e la banca è pronta a fornire supporto finanziario.

In aggiunta, sono stati messi in campo 80 milioni di euro in finanziamenti per prodotti agroalimentari DOP, con un focus particolare sul vino DOC, DOCG e IG. Questo intervento mira a garantire che le aziende possano continuare a svilupparsi e prosperare, anche di fronte a un contesto commerciale incerto.

Il Vinitaly rappresenta un’importante occasione non solo per esporre i propri prodotti, ma anche per consolidare relazioni commerciali e scambiare idee su come affrontare le sfide future. Le aziende italiane stanno quindi trovando nuove strategie per adattarsi e mantenere la loro posizione sui mercati globali, con uno gli sguardi già rivolti verso opportunità future.

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