Una recente indagine condotta dalla Società Dante Alighieri, in collaborazione con Fabio Caon, ha messo in luce le canzoni italiane che godono di maggiore popolarità a livello globale. La ricerca, intitolata “Canzoni ambasciatrici d’Italia“, ha coinvolto docenti e studenti di lingua italiana in tutto il mondo, creando un’interessante cartina tornasole della diffusione della musica italiana. I risultati preliminari sono stati svelati il 10 febbraio, in occasione della nuova edizione del Festival di Sanremo, rivelando quale sia il repertorio musicale più amato al di fuori dei confini nazionali.
La classifica delle canzoni più amate
Al vertice della classifica emerge “Con te partirò” , attualmente considerata la canzone italiana più apprezzata nel mondo. Segue “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, un brano che ha segnato la storia della musica italiana, e “Azzurro” di Adriano Celentano, che completa il podio. La Top Ten prosegue con “L’italiano” di Toto Cutugno al quarto posto e “Con te partirò” interpretata da Luciano Pavarotti al quinto. Altri pezzi forti includono “Felicità” di Romina e Albano, “Un’estate italiana” di Gianna Nannini, “La solitudine” di Laura Pausini, oltre ai classici “O sole mio” e “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e poveri.
Questa classifica non fa solo il punto su quali brani incontrano il favore del pubblico internazionale, ma evidenzia anche il ruolo cruciale del Festival di Sanremo nella promozione della musica italiana nel contesto globale. Nel mix di canzoni di successo, compaiono anche “Grande amore” de Il Volo, “Soldi” di Mahmood e la travolgente “Zitti e buoni” dei Maneskin.
La musica italiana come simbolo culturale
Il segretario generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi, sottolinea l’importanza della musica come simbolo nazionale, affermando che la canzone italiana rappresenta un’eccezionale forma di diplomazia culturale. Il crescente interesse per l’italiano, soprattutto nella musica classica, ha portato a numerose richieste di formazione linguistica da parte di artisti lirici provenienti da tutto il mondo. La celebrazione della musica italiana, in particolare durante le celebrazioni di Sanremo, evidenzia l’unicità della cultura italiana e la sua capacità di connettersi con differenti pubblici.
Un aspetto interessante è rappresentato dall’evoluzione dei brani che, grazie ai social network, si sono trasformati in veri e propri fenomeni virali. I remix e le colonne sonore di serie TV hanno giocato un ruolo significativo in questa dinamica. Canzoni storiche come “Bella ciao” hanno raggiunto nuove vette di popolarità attraverso il grande schermo, mentre “Con te partirò” ha guadagnato attenzione grazie a eventi moderni come “Squid Game 2“.
La nuova generazione di artisti e la raccolta dati
La ricerca ha anche evidenziato come alcuni artisti più recenti, come Eros Ramazzotti e Jovanotti, continuino a mantenere una forte presenza nel panorama musicale. Brani come “Cose della vita” e “Più bella cosa” sono solo alcuni esempi di come la musica italiana continui a viaggiare oltre i confini. Tra i nuovi nomi spiccano Annalisa con “Sinceramente“, e Tananai con “Mon amour“, a dimostrazione della freschezza e dell’originalità che i giovani artisti portano non solo nella musica ma anche nella diffusione della lingua italiana.
L’iniziativa “Canzoni ambasciatrici d’Italia“, già avviata nel 2018, offre un questionario per raccogliere le preferenze musicali di studenti e docenti di italiano nel mondo. I dati raccolti finora, provenienti da 190 docenti di 42 paesi, hanno spinto gli organizzatori a prorogare la scadenza per completare il questionario fino al 15 marzo 2025. Al termine dell’indagine, le canzoni più selezionate saranno disponibili in formato didattico, permettendo un utilizzo educativo nei corsi di lingua.
I risultati verranno pubblicati sul sito della Società Dante Alighieri e sui relativi canali social, offrendo così l’opportunità di far conoscere l’italiano in modo coinvolgente e creativo, grazie alla musica. Un impegno che include paesi come Camerun, Bulgaria, Cina, Emirati Arabi Uniti, India e Perù, arricchendo la rete di relazioni culturali tra diverse nazioni.