Le Cinque Terre a Euroflora 2025: un’immersione tra natura, cultura e biodiversità dal mare alla montagna

Le Cinque Terre a Euroflora 2025: un’immersione tra natura, cultura e biodiversità dal mare alla montagna

Il Parco nazionale delle Cinque Terre debutta a Euroflora 2025 con uno stand interattivo che valorizza la biodiversità, la storia culturale e il ruolo ecologico della posidonia oceanica nel territorio UNESCO.
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Il Parco nazionale delle Cinque Terre partecipa per la prima volta a Euroflora 2025 a Genova, presentando un percorso che unisce natura, cultura e scienza per valorizzare la biodiversità e il paesaggio autentico oltre le classiche immagini turistiche. - Gaeta.it

Il Parco nazionale delle Cinque Terre partecipa per la prima volta a Euroflora, la rassegna florovivaistica internazionale che si terrà a Genova dal 24 aprile al 4 maggio 2025. L’obiettivo è raccontare un aspetto poco conosciuto di questo territorio, oltre l’immagine delle classiche cartoline, mostrando l’intreccio profondo tra uomo e natura che ha plasmato un paesaggio riconosciuto e protetto dall’Unesco.

un viaggio tra i paesaggi naturali e culturali delle “altre” Cinque Terre

Il presidente del parco, Lorenzo Viviani, ha spiegato che lo stand sarà ideato come un percorso “espresso” dentro il parco. L’idea è portare il visitatore dalla profondità dei fondali marini fino alle alture boschive, attraversando vigneti storici e terrazzamenti scolpiti dall’uomo nel corso dei secoli. Lo scenario va oltre i soliti scorci turistici, puntando a raccontare la complessità e le sfumature di questo ambiente unico.

dalle praterie sommerse fino ai boschi

Si parte dalle praterie sommerse di posidonia oceanica, specie marina fondamentale per la salute del mare e simbolo dell’area marina protetta. Questi fondali rappresentano il cuore blu del parco, dove l’equilibrio ecologico dipende da questo habitat delicato. A risalire verso la costa, il visitatore si trova immerso nella macchia mediterranea e nelle foreste di sempreverdi che coprono crinali e pendii. I terrazzamenti in pietra a secco, resi famosi dalla tradizione agricola locale, completano la scena facendo da cornice alle vigne e alle aree dove la natura è tornata a riconquistare spazi. Questo equilibrio tra vegetazione spontanea, colture e habitat selvatici permette alla biodiversità di prosperare in modo particolare.

uno spazio interattivo per dialogare tra scienza e tradizione

Il progetto presenta uno stand formato da elementi verticali e interattivi, dove si possono approfondire i temi ambientali e storici attraverso installazioni multimediali e attività educative. Questa impostazione vuole mettere in evidenza la connessione tra ricerca scientifica e patrimonio culturale, invitando a una riflessione sulla tutela e la valorizzazione di questo contesto.

focus sulle nuove iniziative

Durante Euroflora sarà presentato il nuovo orto botanico di Monterosso, progetto che arricchisce l’offerta naturalistica del parco valorizzando specie autoctone e rare. Verrà inoltre illustrato il volume dedicato all’Erbario settecentesco di Montesanto, creato da Fra Giuseppe da Spello, che rappresenta un documento prezioso per la conoscenza della flora locale e del suo utilizzo storico. A queste presentazioni prenderanno parte il professor Mauro Mariotti, esperto botanico, e la professoressa Romilda Saggini, storica specializzata in cultura ambientale.

il ruolo della posidonia e la collaborazione con l’acquario di Genova

Un elemento centrale dello stand sarà una vasca contenente esemplari di posidonia oceanica, realizzata grazie alla collaborazione con i biologi dell’Acquario di Genova. Questo allestimento ha lo scopo di mostrare al pubblico questa pianta marina, indispensabile per la protezione delle coste contro l’erosione e per mantenere la biodiversità marina.

la funzione ecologica della posidonia

La posidonia svolge una funzione fondamentale per l’ecosistema marino: crea habitat per molte specie, favorisce la qualità dell’acqua e contribuisce a stabilizzare i fondali. Far conoscere questa realtà permette di sensibilizzare sulle azioni di conservazione e sulle minacce che questa specie incontra, dovute agli impatti umani e ai cambiamenti climatici.

valorizzare un territorio tra mare, terrazzamenti e boschi

Viviani ha sottolineato che la presenza del Parco delle Cinque Terre a Euroflora rappresenta un’occasione per far vedere un’area naturale di 4000 ettari, che si estende tra il mare e i crinali appenninici. È uno spazio dove il lavoro dell’uomo ha modellato un terreno complesso, fatto di suoli rocciosi, pietra a secco e una biodiversità che arricchisce il paesaggio mediterraneo.

L’attenzione si sposta così dal classico turismo balneare a una comprensione più ampia del sistema naturale e culturale, in cui convivenza e cura sono state necessarie per mantenere habitat e tradizioni agrarie per secoli. Un patrimonio tutelato dall’Unesco, che ha bisogno di essere raccontato in modo nuovo e accessibile al pubblico internazionale.

La partecipazione a Euroflora offrirà quindi una finestra originale sul Parco nazionale delle Cinque Terre, mettendo in luce le sue caratteristiche più profonde e meno note, intrecciando natura, storia e scienza in uno spazio di approfondimento e condivisione.

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