La nuova classifica sul clima dei capoluoghi italiani per il 2025 offre dati aggiornati su come evolve la qualità dell’aria e delle condizioni meteorologiche nelle principali città. Il Sole 24 Ore, con la collaborazione di 3b Meteo, ha analizzato 107 capoluoghi di provincia considerando 15 parametri negli ultimi dieci anni per capire quali città godono del clima più favorevole.
Metodologia e criteri dell’indice clima 2025
L’indice del clima è stato realizzato incrociando dati climatici raccolti tra il 2014 e il 2024. 3b Meteo ha fornito le informazioni meteorologiche validate, mentre Il Sole 24 Ore ha curato l’elaborazione. Quest’anno l’indagine incorpora cinque parametri in più rispetto alla classifica 2024, arrivando a un totale di quindici variabili che coprono aspetti come temperature medie, precipitazioni, ore di sole, umidità, vento e qualità dell’aria.
Parametri considerati nell’analisi
Questo indicatore sintetico fa parte di una più ampia ricerca sulla qualità della vita in Italia che utilizza 90 diverse variabili. La scelta dei parametri climatici tiene conto dei trend negli ultimi 10 anni, per offrire una visione che supera la semplice fotografia annuale e restituisce l’andamento delle condizioni climatiche in modo più organico.
Posizioni di potenza e matera nella classifica 2025
Potenza si trova in 12° posizione tra i 107 capoluoghi analizzati, confermandosi tra le città italiane con condizioni climatiche favorevoli. La posizione riflette un mix di parametri meteorologici stabili e condizioni ambientali che, negli ultimi dieci anni, hanno contribuito a mantenere un clima equilibrato. Questa posizione la situa ben al di sopra della media nazionale, evidenziando una situazione più tranquilla sul piano climatico rispetto a molte altre città.
Matera, invece, si attesta al 43° posto, occupando una posizione intermedia nella graduatoria. La città presenta condizioni climatiche meno favorevoli rispetto a Potenza, ma rimane comunque in una fascia moderata, con alcune fluttuazioni nei parametri che influenzano il benessere climatico, come l’umidità e le precipitazioni, rilevate nel periodo considerato.
Città con condizioni climatiche estreme
In fondo alla classifica si trovano Asti, Terni e Caserta. Questi capoluoghi presentano condizioni climatiche più difficili, dovute a una combinazione di temperature estreme, umidità elevata e problemi legati alla qualità dell’aria che disturbano il comfort ambientale. Dati recenti mostrano come, per esempio, Asti e Terni abbiano risentito di ondate di calore intense, con poco ricambio d’aria e precipitazioni irregolari che rendono il clima meno ospitale.
Anche Caserta soffre condizioni meteorologiche più complesse, con un aumento di eventi atmosferici intensi negli ultimi anni che ha peggiorato lo scenario climatico. Questi dati aiutano a capire quali città italiane, oltre alla posizione geografica, devono fare i conti con sfide concrete legate al clima.
Capoluoghi in testa alla classifica 2025: clima e ambiente
La città che si posiziona al primo posto nella graduatoria sul clima è Bari, seguita da Barletta-Andria-Trani e Pescara. Questi capoluoghi presentano valori climatici ottimali, caratterizzati da temperature miti, buoni livelli di umidità, elevato numero di giorni di sole e qualità dell’aria generalmente buona. Bari ha mantenuto condizioni stabili negli ultimi dieci anni, offrendo un clima che incentiva le attività all’aperto e determina un impatto positivo sulla vita quotidiana degli abitanti.
Barletta-Andria-Trani e Pescara seguono da vicino, grazie a un bilanciamento simile tra i parametri analizzati. Le peculiarità geografiche di queste città influiscono notevolmente sulla loro posizione, con mari e colline che moderano le temperature e regolano le precipitazioni. Non solo numeri. Dietro queste posizioni si intravedono territori con un clima da sempre apprezzato, confermato dai dati più recenti.
Cambiamenti nella distribuzione del clima favorevole
L’indagine conferma come negli ultimi anni sia cambiata la distribuzione del clima favorevole nelle città italiane. Si notano spostamenti nelle posizioni rispetto agli anni scorsi, legati anche ai mutamenti ambientali e meteorologici sul lungo periodo. La rilevanza di dati raccolti per dieci anni rende evidente come alcune città stiano affrontando difficoltà crescenti mentre altre riescono a mantenere condizioni più serene sul piano climatico.