Le cooperative lattiero-casearie dell’alto adige fatturano 700 milioni e mantengono stabile la produzione di latte

Le cooperative lattiero-casearie dell’alto adige fatturano 700 milioni e mantengono stabile la produzione di latte

Il comparto lattiero-caseario dell’Alto Adige nel 2024 ha raggiunto un fatturato di circa 700 milioni di euro, con oltre 1.100 dipendenti e prodotti esportati in 40 paesi nonostante la riduzione degli allevatori.
Le Cooperative Lattiero Casear Le Cooperative Lattiero Casear
Il settore lattiero-caseario dell’Alto Adige ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa 700 milioni di euro, impiegando oltre 1.100 persone e esportando prodotti in 40 paesi, nonostante le sfide di mercato e il calo degli allevatori. - Gaeta.it

Il comparto lattiero-caseario dell’Alto Adige ha concluso il 2024 con un giro d’affari vicino ai 700 milioni di euro. Le dieci cooperative attive nella provincia assicurano lavoro a oltre mille persone e i loro prodotti raggiungono 40 paesi nel mondo. I numeri sono stati resi noti durante l’assemblea generale della federazione delle latterie altoatesine, tenutasi a Bolzano.

Performance economica delle cooperative lattiero-casearie in alto adige

Nel corso del 2024 il settore lattiero-caseario altoatesino ha attraversato mesi impegnativi, segnati da un contesto di mercato instabile. Il prezzo del latte nella provincia, però, non ha registrato variazioni significative e si è mantenuto su livelli costanti. Le dieci cooperative della zona hanno nel complesso raggiunto un fatturato pari a circa 700 milioni di euro. Questa cifra riflette la capacità del sistema di sosteneresi nonostante condizioni difficili su scala europea.

La forza lavoro complessiva delle latterie ammonta a 1.139 dipendenti. Molti di loro sono impegnati direttamente nelle attività di trasformazione del latte e nella gestione delle produzioni. Questa presenza contribuisce a mantenere viva una filiera tradizionale e radicata nel territorio, che valorizza materie prime locali e tecniche di lavorazione tipiche. Le esportazioni sono un aspetto cruciale: i prodotti altoatesini viaggiano verso circa 40 paesi diversi, rafforzando la reputazione di questa zona nel mercato internazionale.

Dinamiche di mercato e condizioni sanitarie del settore nel 2024

Il mercato europeo del latte ha vissuto in passato un eccesso di produzione che ha pesato sulla redditività degli allevatori. Negli ultimi anni, invece, la quantità disponibile si è ridotta, con effetti diversi a seconda delle zone produttive. Nel corso del 2024, in particolare, il volume di latte offerto restava contenuto. Questa situazione è stata favorita dalla diffusione di malattie animali come la febbre catarrale e l’afta epizootica, che hanno limitato la produzione in molte aree europee.

Alto Adige è stata una delle rare zone risparmiate dall’impatto diretto di queste malattie. La direttrice della Federazione delle latterie altoatesine, Annemarie Kaser, ha sottolineato come questa circostanza abbia rappresentato un elemento positivo, consentendo una migliore valorizzazione del latte prodotto nella provincia.

La riduzione dell’offerta globale ha influito sul mercato in modo da mantenere stabili i prezzi del latte locali e ha favorito la qualità sui volumi. Questi fattori si riflettono nelle strategie delle cooperative e nel modo in cui affrontano le sfide di distribuzione e vendita.

Produzione e allevamenti: numeri e tendenze in alto adige

La quantità di latte consegnata dalle cooperative altoatesine nel 2024 ha raggiunto i 365,5 milioni di chilogrammi. Questa cifra è rimasta sostanzialmente stabile rispetto a quella dell’anno precedente. Un elemento rilevante riguarda la qualità della materia prima: oltre il 22% del latte consegnato è latte fieno, che nasce da alimentazione naturale a base di erba secca, e quasi il 5% è latte fieno biologico certificato.

Non tutto però ha avuto un andamento positivo. Il numero degli allevatori attivi ha continuato a diminuire: nel 2024 gli operatori registrati sono stati 3.967, 138 in meno rispetto al 2023. Se guardiamo più indietro, nel giro di due decenni, i titolari di stalle si sono ridotti di quasi 2.000 unità.

Sfide e prospettive per le cooperative

Questo calo riflette una tendenza consolidata legata a vari fattori. Tra questi, la difficoltà crescente nel portare avanti allevamenti di piccole dimensioni, i costi di gestione e l’attrattiva sempre minore per le nuove generazioni. Le cooperative continuano a lavorare per sostenere chi rimane, favorendo una produzione che privilegi qualità e rispetto delle tradizioni agricole locali.

Il settore lattiero-caseario, nonostante queste trasformazioni, mantiene un ruolo centrale nell’economia dell’Alto Adige e nella cultura della provincia. La produzione e la commercializzazione di formaggi e latticini sono parte della quotidianità e contribuiscono a dare visibilità al territorio anche oltre confine.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

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