Le due visite di papa Francesco al Campidoglio tra 2019 e 2024, simboli di un legame con Roma

Le due visite di papa Francesco al Campidoglio tra 2019 e 2024, simboli di un legame con Roma

Le visite di Papa Francesco al Campidoglio nel 2019 e 2024 hanno rafforzato il legame con Roma, promuovendo accoglienza, solidarietà e iniziative concrete per i più vulnerabili in vista del Giubileo.
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Papa Francesco ha visitato il Campidoglio nel 2019 e nel 2024, rafforzando il legame tra la Chiesa e Roma attraverso messaggi di accoglienza, solidarietà e impegni concreti a favore dei più vulnerabili, in vista del Giubileo. - Gaeta.it

Papa Francesco ha visitato il Campidoglio in due momenti importanti, nel 2019 e nel 2024, lasciando tracce significative del suo legame con Roma. Entrambi gli incontri con le amministrazioni capitoline hanno evocato valori di accoglienza e solidarietà, riflettendo l’impegno del pontificato verso la città e i suoi abitanti più fragili. Queste visite si sono poi intrecciate con eventi chiave per la capitale, come la preparazione del Giubileo.

la prima visita di papa Francesco al campidoglio nel 2019

Il 26 marzo del 2019 Papa Francesco ha varcato per la prima volta la soglia del Campidoglio, accolto dall’allora sindaca Virginia Raggi. L’occasione ha avuto un valore simbolico e istituzionale: la visita si è svolta negli storici palazzi comunali, dove la sindaca ha deciso di intitolare una sala della Piccola Protomoteca all’enciclica Laudato sì, un nome dedicato alla cura del creato che resta tuttora. In aula sono state messe in rilievo le parole del Pontefice, che ha indicato Roma come “città dei ponti, mai dei muri”, spingendo la capitale a mantenere un ruolo di riferimento, oltre i mutamenti dei tempi.

sottolineature del papa durante l’incontro

Durante quell’incontro, Papa Francesco ha sottolineato la necessità che Roma resti “all’altezza dei suoi compiti e della sua storia”. Ha inoltre manifestato l’intenzione della Santa Sede di rafforzare la collaborazione con il Comune, dedicando particolare attenzione ai cittadini più poveri e svantaggiati. L’obiettivo di questa alleanza è stato definito come la possibilità di una “rinascita morale e spirituale” per la capitale, suggellando un legame fra istituzioni civili e religiose che va oltre la semplice visita ufficiale. Questi temi hanno trovato riscontro anche nelle iniziative sociali messe in campo dall’amministrazione, ispirate dalla presenza del Papa e dai suoi messaggi.

la seconda visita nel 2024 all’alba del giubileo

Il 10 giugno 2024, Papa Francesco è tornato al Campidoglio in vista dell’avvio del Giubileo, un momento di grande rilievo per Roma e per la Chiesa. Questa volta, ad accoglierlo c’era il sindaco Roberto Gualtieri, con cui il Pontefice ha condiviso alcune riflessioni sul ruolo della città. Sul libro d’oro del Campidoglio, Francesco ha scritto: “Roma, nata da lontano, nata in cammino”, frase che sintetizza la storia e la natura di una capitale in continua trasformazione.

il discorso e gli impegni concreti

Nel suo discorso, Papa Bergoglio ha richiamato le autorità e gli abitanti a una missione chiara: tenere le braccia aperte verso il prossimo. Non si è limitato a parlare di accoglienza nel senso ampio, ma ha evidenziato la responsabilità verso gruppi vulnerabili come pellegrini, turisti, migranti, persone in difficoltà economiche, sole, malate, detenute o escluse dalla società. Questi soggetti sono stati descritti come figure chiave che testimoniano lo “spirito” di Roma.

Il Comune ha risposto con doni concreti, devolvendo due iniziative sociali significative: un immobile riservato agli anziani e un progetto destinato a favorire l’inserimento lavorativo dei detenuti del carcere di Rebibbia. Questi gesti sottolineano come l’incontro non sia stato solo formale, ma abbia avuto impatti reali sulla comunità. Nell’aula consiliare è stata scoperta una targa dedicata al Pontefice, riconoscendolo come “successore di Pietro e vescovo di Roma” nonché promotore della cura della “casa comune” e della “fraternità universale”. Questo omaggio racchiude lo spirito delle due visite e il rapporto tra il Papa e la città capitolina.

papa Francesco tra città, carità e dialogo con le istituzioni romane

La presenza di Papa Francesco sulle scalinate del Campidoglio nei due momenti, a cinque anni di distanza, evidenzia il rapporto intenso tra la guida spirituale della Chiesa e la città di Roma. Il pontefice non si è limitato a compiere un gesto di protocollo, ma ha tracciato un percorso di impegni condivisi con le amministrazioni capitoline. In entrambi i casi ha posto l’attenzione sui valori della carità, dell’accoglienza e della solidarietà, rivolgendosi a chi vive ai margini e ai più vulnerabili.

Queste visite hanno richiamato la città a farsi carico di un ruolo storico e civile, fra memoria e futuro. Al di là delle cerimonie e delle parole, hanno portato a iniziative concrete di supporto per anziani e detenuti, dimostrando un legame vivo tra istituzioni laiche e religiose. Papa Francesco ha utilizzato la sua autorità morale per sostenere una visione di Roma come città aperta e inclusiva, capace di rispondere alle sfide sociali della contemporaneità. Le sue parole risuonano ora, mentre la capitale prosegue il cammino del Giubileo, un’occasione religiosa che richiama milioni di persone da tutto il mondo.

In definitiva, quei due momenti di 2019 e 2024 segnano tappe rilevanti nella vita politica e sociale di Roma, e illustrano l’impronta che il pontificato di Bergoglio ha lasciato sulla città come “testimone di fraternità universale”.

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