La trasformazione delle infrastrutture nel nord-ovest d’Italia sta per subire un’impronta significativa, con progetti strategici che puntano a ristrutturare la logistica regionale e a potenziare il ruolo del porto di Genova. Questo cambiamento non solo ridisegnerà la geografia economica della zona, ma promette anche di ottimizzare i collegamenti con il resto d’Europa. La realizzazione della nuova diga, insieme al Terzo Valico e ai lavori al nodo di Genova, rappresenta una chance imperdibile. Queste opere, infatti, rivoluzioneranno il trasporto merci, consentendo anche il transito di semirimorchi su treni merci, un’opportunità finora inattuabile che, se sfruttata correttamente, favorirà una sostenibilità maggiore e un sistema logistico ben organizzato.
Un convegno per tracciare il futuro del trasporto
Genova è stata teatro di un’importante iniziativa, il convegno “Ferro, gomma, acqua: l’intermodalità e il Porto di Genova“, organizzato dal CIFI e dall’Istituto Internazionale delle Comunicazioni. Durante l’incontro, i partecipanti hanno discusso dell’attuale situazione del trasporto delle merci e delle modalità per potenziare l’uso della ferrovia per il traffico merci in entrata e in uscita dal porto genovese. L’ad di Stazioni Marittime, Alberto Minoia, ha aperto il dibattito su come ottimizzare la logistica e migliorare i collegamenti ferroviari. Questo rappresenta, secondo gli esperti, un passo cruciale per ridurre l’impatto ambientale del trasporto su gomma offrendo almeno parzialmente una valida alternativa su rotaia.
Mauro Sanguineri, responsabile della pianificazione dell’Adsp del Mar Ligure Occidentale, ha proposto di potenziare il Ferrobonus, una misura che dovrebbe essere inserita nella riforma della portualità. Così facendo le Autorità di Sistema Portuale potrebbero finanziare il trasporto ferroviario, garantendo nuovi fondi e opportunità di sviluppo. Questo programma rappresenta un’opportunità per migliorare il flusso delle merci e aumentare l’uso delle ferrovie in un sistema già in evoluzione.
Collaborazione tra porti: Trieste e Genova
La questione della cooperazione inter-portuale è stata centrale nel discutere le future strategie logistiche. Antonio Guerrieri, dell’Alpe Adria, ha suggerito la creazione di una vera e propria alleanza tra i porti di Trieste e Genova. Secondo Guerrieri, unirsi in un progetto comune potrebbe trasformare l’Italia in un hub logistico di prim’ordine a livello mondiale. Con un’infrastruttura adeguata e un coordinamento efficiente, i due porti possono rafforzare la loro competitività sul mercato globale.
Un altro aspetto importante menzionato durante il convegno è il Corridoio dei due Mari, inaugurato nel 2022, un progetto mirato a migliorare i collegamenti tra Genova e Trieste. Guerrieri ha sottolineato l’importanza di agire insieme per allinearsi sul mercato globale, sottolineando che il branding di porti isolati non è più una strategia vincente. In questo contesto, la riforma della portualità, promossa dal viceministro Rixi, rappresenta uno step essenziale, avviando un vero e proprio cambiamento nelle modalità di gestione e presentazione dei porti italiani sull’arena internazionale.
In definitiva, a fronte di queste opportunità, il sistema dei trasporti del nord-ovest si avvia verso un cambiamento epocale che potrebbe ridisegnare non solo il volto del porto di Genova ma anche dell’intera economia della regione.