Il riconoscimento alle Grotte di Pertosa-Auletta come Miglior Sito Archeologico in Italia al Gist Acta 2025, consegnato durante il TourismA di Firenze, celebra un luogo che non è solo un’attrazione turistica ma un patrimonio culturale di rilevanza internazionale. Questo premio, voluto dal Gruppo Italiano Stampa Turistica, mira a valorizzare le istituzioni e le figure professionali che rendono accessibile il patrimonio archeologico al grande pubblico.
Le grotte di Pertosa-Auletta: un patrimonio da scoprire
Le Grotte di Pertosa-Auletta, situtate in provincia di Salerno, si sono distinte per la loro bellezza naturale e culturale. Formate dall’erosione fluviale attraverso millenni, presentano un paesaggio sotterraneo surreale caratterizzato da stalattiti e stalagmiti. Questo ghiotto tesoro si inserisce all’interno di un ecosistema che offre biodiversità e ospita specie vegetali e animali rare e talvolta endemiche. Questo patrimonio rappresenta non solo un luogo di studio, ma anche una meta turistica di grande interesse, capace di attrarre visitatori da tutto il mondo.
Il richiamo di queste grotte non è solo legato alla loro bellezza; esse raccontano un’importante storia archeologica. La loro scoperta e valorizzazione rappresentano infatti un’opportunità per conferire nuovo impulso e attenzione ai beni archeologici italiani, complessi che comunicano il rapporto tra l’uomo e la natura. Grazie a campagne di comunicazione e iniziative locali, le Grotte di Pertosa-Auletta si pongono come un esempio di gestione condivisa del patrimonio culturale.
Il premio e la visione di Maria Rosaria Carfagna
A ritirare il premio è stata Maria Rosaria Carfagna, presidente della Fondazione MidA, ente gestore del sito. La dottoressa Carfagna ha sottolineato con orgoglio l’importanza di questo riconoscimento, evidenziando come esso non solo rappresenti un traguardo, ma anche una motivazione a proseguire nella promozione e nella condivisione della bellezza e del sapere che le Grotte di Pertosa-Auletta svelano quotidianamente.
Il premio assume un valore speciale quest’anno, poiché ha segnato l’avvio di una nuova campagna di scavi archeologici, che promette di portare alla luce scoperte significative. La Fondazione ha ottenuto una concessione per tre anni, dal Ministero della Cultura, per esplorare ulteriormente la storia della grotta, ampliando le possibilità di ricerca e studio nel sito.
Nuove scoperte e futuro promettente
La fase iniziale degli scavi, diretti da Felice Larocca, speleo-archeologo e direttore del Museo Speleo-Archeologico di Pertosa, ha già portato a risultati sorprendenti: è emersa una struttura di culto risalente all’epoca ellenistica e sono stati identificati ulteriori resti di una palafitta protostorica, l’unica di questo tipo in Europa in ambiente ipogeo.
Il piano per i prossimi mesi include studi specialistici e attività di documentazione approfondita che contribuiranno a delineare una comprensione più chiara delle scoperte venute alla luce, permettendo un’interpretazione più ricca e articolata della storia di questo luogo. Le Grotte di Pertosa-Auletta non sono quindi solo un sito archeologico stupendo, ma anche un laboratorio vivente di ricerca, cultura ed esplorazione.
L’assegnazione di questo premio, la realizzazione di nuovi studi e scavi, e la cura con cui il sito è gestito, rendono le Grotte di Pertosa-Auletta un esempio virtuoso di come l’archeologia e il turismo culturale possano andare di pari passo, offrendo non solo bellezze da ammirare, ma anche una narrazione ricca di storia e significato per i visitatori.