La regione Marche si prepara a reinventare le sue rotte commerciali, rivolgendo l’attenzione verso i mercati arabi, del Sud Est Asiatico e dell’Africa subsahariana. Questa nuova strategia emerge in risposta a una flessione significativa delle esportazioni verso i tradizionali mercati europei, statunitensi e cinesi. Durante l’assemblea annuale della Cna Marche, si è parlato del futuro delle esportazioni nella tavola rotonda “Imprese e mercati, export il futuro delle Marche“.
La situazione attuale delle esportazioni marchigiane
Dati e trend recenti
Nel 2023, le esportazioni delle Marche hanno registrato un calo drammatico del 55%. Questo declino è stato principalmente attribuito a una diminuzione delle vendite nel settore farmaceutico. Tuttavia, anche escludendo questo comparto, la regione ha visto una contrazione dell’export pari al 12,3%. L’industria meccanica e il sistema moda, settori di grande rilevanza per l’economia marchigiana, hanno anch’essi subito un forte impatto negativo, trend che si sta continuando a osservare anche nei primi mesi del 2024.
Settori in crisi
I settori più colpiti includono la meccanica, un pilastro dell’industria marchigiana, che ha visto una significativa riduzione della domanda internazionale. Il sistema moda, considerato uno dei punti di forza della regione, ha anch’esso sofferto per la diminuzione delle vendite, contribuendo al quadro complessivo di crisi. Gli imprenditori locali sono quindi costretti a rivalutare le loro strategie e a esplorare nuove opportunità .
Orientamento verso i nuovi mercati
Sviluppo di alleanze strategiche
La tavola rotonda ha evidenziato la necessità di sviluppare relazioni commerciali con i mercati emergenti. I rappresentanti della Cna Marche, tra cui il presidente Paolo Silenzi, hanno sottolineato l’importanza di programmi e bandi che possano facilitare l’accesso ai finanziamenti per l’internazionalizzazione. Si è parlato anche della necessità di formazione e consulenza per le aziende, al fine di prepararle per l’approccio ai mercati esteri.
Le opportunità nei mercati arabi e africani
Molti esperti hanno evidenziato il potenziale di crescita rappresentato dai mercati arabi e subsahariani, dove la domanda di prodotti marchigiani potrebbe trovare spazio. Le opportunità offerte da queste aree geografiche sono amplificate da una carenza di prodotti specifici che le aziende locali potrebbero soddisfare. Creare una rete di contatti e un sistema di supporto per le esportazioni verso queste regioni sarà fondamentale per il successo.
Infrastrutture come motore di sviluppo
Il ruolo delle strutture logistiche
Nel contesto della nuova strategia di export, le infrastrutture logistiche giocano un ruolo cruciale. Il segretario Cna Marche, Moreno Bordoni, ha richiamato l’attenzione sulla posizione strategica della regione, che può contare su un aeroporto, un porto e un interporto distanti pochi chilometri l’uno dall’altro. Queste strutture potrebbero rivelarsi essenziali per promuovere le Marche come un hub per l’internazionalizzazione non solo per l’Italia, ma anche per il resto dell’Europa centrale e meridionale.
Progetti in corso e prioritÃ
Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha sottolineato l’importanza di rilanciare il Porto di Ancona e migliorare i servizi dell’aeroporto locale. Entrambi i progetti sono considerati priorità in un piano che mira a rendere le Marche competitive a livello globale. I recenti collegamenti aerei, come quello con Monaco, e i voli diretti per gli Stati Uniti stanno già producendo risultati per gli imprenditori marchigiani, facilitando l’accesso a nuovi mercati.
Marketing e promozione delle eccellenze marchigiane
Valorizzazione del patrimonio locale
Nel contesto del rilancio dell’export, è fondamentale investire nelle strategie di marketing. Acquaroli ha espresso la volontà di promuovere le eccellenze manifatturiere marchigiane, caratterizzate da prodotti unici nel loro genere. La valorizzazione del patrimonio locale deve diventare un obiettivo centrale nelle strategie di internazionalizzazione.
Incremento degli investimenti stranieri
Un altro aspetto sottolineato riguarda la necessità di attrarre investimenti esteri nella regione. Creare condizioni favorevoli per gli investitori internazionali potrà non solo aiutare le aziende locali a espandere le proprie operazioni, ma anche stimolare la crescita economica complessiva delle Marche. Attraverso politiche mirate e un ambiente imprenditoriale favorevole, si può sperare di attrarre capitali che sosterranno lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi locali, contribuendo così a migliorare la competitività di tutta la regione.