Le pensioni e le retribuzioni nelle Marche: la situazione nel 2025 rispetto alla media nazionale

Le pensioni e le retribuzioni nelle Marche: la situazione nel 2025 rispetto alla media nazionale

Nel 2025, le Marche registrano prestazioni pensionistiche inferiori alla media nazionale, con oltre il 55% delle pensioni sotto i 750 euro e significative disparità retributive tra generi e province.
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Le pensioni e le retribuzioni nelle Marche: la situazione nel 2025 rispetto alla media nazionale - Gaeta.it

Nel 2025, il panorama pensionistico e retributivo nelle Marche presenta dati che rivelano una realtà inferiore rispetto alla media nazionale. Secondo l’Osservatorio INPS, ci sono attualmente 539.845 prestazioni pensionistiche e assistenziali erogate nella regione. Dalla revisione effettuata dall’Ires-Cgil emergono informazioni significative riguardo le varie tipologie di pensione e gli importi medi percepiti dai cittadini marchigiani.

La distribuzione delle prestazioni pensionistiche nelle Marche

Delle 539.845 prestazioni, la maggior parte, ben 303mila, sono pensioni di vecchiaia, rappresentando il 56,3% del totale. Altre categorie significative includono le pensioni di invalidità, che ammontano a 23mila , e le pensioni ai superstiti, con 109mila posizioni . Le prestazioni assistenziali, come gli assegni sociali e le pensioni per invalidi civili, contribuiscono rispettivamente con 14mila e 88mila prestazioni. Questo quadro evidenzia come una buona parte della popolazione dipenda da forme di sostegno economico legate alla pensione.

Le prestazioni pensionistiche nella regione evidenziano anche un problema di insufficienza dei redditi, dato che il 55,7% delle pensioni erogate è sotto i 750 euro al mese. Questo tasso supera la media nazionale del 53,4%, segnalando un allarme circa la qualità della vita dei pensionati marchigiani.

Importi medi delle pensioni: un confronto locale e nazionale

L’importo medio mensile delle pensioni nelle Marche è di 971 euro lordi, un valore che varia sensibilmente tra le diverse tipologie di pensione. Le pensioni di vecchiaia, ad esempio, si attestano mediamente a 1.265 euro, risultando inferiori di 220 euro rispetto alla media nazionale. Per quanto riguarda le pensioni degli invalidi civili, l’importo scende a 498 euro, limousine un quadro di sostegno che risulta chiaramente insufficiente per un sostentamento dignitoso.

Nelle Marche, le pensioni dei lavoratori dipendenti sono di 1.475 euro, un divario di 254 euro rispetto alla media nazionale, sottolineando la disparità retributiva esistente nel confronto tra le regioni. I dati mostrano anche una differenza di genere: gli uomini ricevono in media 1.554 euro, rispetto ai 918 euro delle donne, evidenziando una differenza significativa che merita attenzione e interventi.

Le retribuzioni nel 2023: crescita limitata e gap con altre regioni

Per quanto riguarda le retribuzioni, nel 2023 si registra una media lorda annua di 20.956 euro per i dipendenti privati nelle Marche. Questa cifra rappresenta un incremento di 667 euro rispetto all’anno precedente e corrisponde a una crescita del 3,3%. Tuttavia, l’aumento non è sufficiente a colmare il divario con le altre regioni del Centro Italia e con la media nazionale, che segnano rispettivamente -8,8% e -11,4%.

In termini di province, Ancona guida la classifica con una retribuzione media di 22.171 euro, seguita da Pesaro Urbino e Macerata . Le province di Ascoli Piceno e Fermo chiudono con valori di 19.805 euro e 18.885 euro. La varianza tra le province evidenzia disparità significative, con implicazioni sulla qualità della vita e sulle opportunità lavorative nella regione.

Le considerazioni finali sulle retribuzioni e le pensioni nelle Marche

Le analisi di Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche, e di Vilma Bontempo, segretaria regionale Spi Cgil, pongono l’accento sulla necessità di un intervento per garantire lavori stabili e giustamente retribuiti. Queste affermazioni sono critiche in un contesto dove il voto per il referendum dell’8 e 9 giugno rappresenta un passo verso la ribalta della questione salariale e del supporto ai pensionati. Le prospettive future nel mercato del lavoro e nel sistema pensionistico marchigiano restano dunque cruciali per il benessere dei cittadini e per la riduzione delle iniquità economiche.

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