Chi usufruisce della Legge 104 può avere degli sconti fino al 75% per la propria casa: ecco quali sono i requisiti precisi per poter accedere a questa agevolazione.
L’accessibilità abitativa è un diritto fondamentale per le persone con disabilità, e la Legge 104 del 1992 offre importanti agevolazioni fiscali per migliorare le condizioni abitative di chi rientra nelle categorie protette. Se tu o un tuo familiare siete disabili gravi, è cruciale conoscere le possibilità di detrazioni fiscali e i requisiti necessari per usufruirne. Queste misure rappresentano un passo significativo verso il miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, rendendo più facile e sostenibile l’accesso a abitazioni adeguate. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta esattamente.
Detrazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Un aspetto fondamentale è l’introduzione del Decreto “Rilancio”, che prevede una detrazione IRPEF per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Questa detrazione si applica ai lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti. Gli interventi ammissibili includono la realizzazione di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. È essenziale che tali lavori rispettino le normative tecniche stabilite dal decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 14 giugno 1989, n. 236, per garantire l’accessibilità degli edifici.
Per ottenere la detrazione, i lavori devono essere certificati da tecnici abilitati, i quali rilasceranno un’asseverazione attestante il rispetto dei requisiti. La detrazione, pari al 75% delle spese sostenute, è ripartita in cinque quote annuali di pari importo. L’ammontare massimo su cui calcolare la detrazione varia a seconda del tipo di edificio: fino a 50.000 euro per edifici unifamiliari, 40.000 euro per edifici da due a otto unità e 30.000 euro per edifici con più di otto unità.

Un’altra opportunità significativa è rappresentata dai mutui agevolati disponibili attraverso il Fondo Plafond Disabili. Questi mutui possono essere richiesti dai nuclei familiari con almeno un membro disabile, come definito dall’art. 33 della Legge 104. I mutui possono coprire sia l’acquisto di immobili residenziali, preferibilmente appartenenti alle categorie energetiche A, B o C, sia interventi di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica.
Le somme richiedibili variano: fino a 100.000 euro per interventi di ristrutturazione, 250.000 euro per acquisti di immobili residenziali e fino a 350.000 euro per operazioni congiunte di acquisto e ristrutturazione. Per accedere a questi mutui, è necessario che la banca scelta aderisca alla convenzione tra l’ABI e la Cassa Depositi e Prestiti. La documentazione da presentare include la certificazione della disabilità e lo stato di famiglia.
Durata delle agevolazioni e requisiti
La durata del finanziamento varia: 10 anni per ristrutturazioni, 20 o 30 anni per l’acquisto di immobili residenziali. Tra le ulteriori agevolazioni del Plafond casa, è prevista l’esenzione da diverse imposte, come l’imposta sostitutiva, di registro, ipotecaria, catastale e di bollo.
Le agevolazioni non sono destinate solo alle persone con disabilità grave ai sensi dell’art. 3 della Legge 104, ma anche ai familiari fiscali a loro carico. Questi comprendono genitori, coniugi, partner di unione civile, conviventi more uxorio e parenti fino al secondo grado. I parenti fino al terzo grado possono accedere alle agevolazioni solo in specifiche circostanze, come quando i genitori o il coniuge del disabile hanno superato i 65 anni, soffrono di patologie invalidanti o sono deceduti.