La recente approvazione della Legge Regionale che delinea le aree idonee per installare impianti di energia rinnovabile ha generato una reazione positiva in molti ambiti, in particolare tra le realtà locali legate all’agricoltura e al vino. In questo contesto, l’Associazione Nazionale Città del Vino esprime un moderato ottimismo, sottolineando i risultati ottenuti grazie alle pressioni delle confederazioni agricole e l’impegno collettivo per preservare le aree agricole più delicate.
La posizione di Città del Vino e le dichiarazioni di Angelo Radica
Il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Angelo Radica, che ricopre anche il ruolo di sindaco di Tollo, ha pubblicamente espresso la propria soddisfazione per il nuovo provvedimento. Radica ha evidenziato l’importanza della normativa nel tutelare le zone agricole dove sono presenti colture permanenti, tra cui vigneti e oliveti. Grazie al sostegno attivo di Coldiretti Abruzzo, Cia – Agricoltori Italiani Abruzzo e Confagricoltura Chieti e Abruzzo, sono state messe in atto misure che impediscono l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra in aree soggette a contributi pubblici. Quest’azione consente di proteggere l’integrità delle colture e la qualità dei prodotti agricoli tipici della regione.
Radica ha descritto questo risultato come un esempio di come il dialogo tra enti pubblici e privati possa portare a risultati significativi per la tutela del territorio. La lotta per proteggere queste aree sta quindi trovando concretezza attraverso la legislazione regionale, dimostrando l’importanza della cooperazione tra le varie parti interessate.
La questione degli impianti eolici e le sfide future
Nonostante i progressi raggiunti con la nuova legge, rimane comunque aperta la questione relativa agli impianti eolici. Radica ha esposto la preoccupazione che, nonostante la legislazione attuale, l’installazione di turbine eoliche possa avvenire senza limitazioni nelle stesse aree agricole valorizzate. Questo potrebbe portare a una proliferazione incontrollata di pale eoliche in terreni agricoli di pregio, situazione che sarebbe in contraddizione con gli obiettivi di salvaguardia attualmente perseguiti.
La necessità di placare la crescita indiscriminata di impianti eolici è quindi diventata un tema centrale per l’Associazione. Radica ha dichiarato l’intenzione di continuare la battaglia in sede legislativa nazionale, affinché venga data maggiore attenzione alla protezione delle aree agricole di qualità in un contesto di transizione energetica e sviluppo sostenibile.
Collaborazioni e mobilitazione per la salvaguardia del territorio
L’approvazione della Legge Regionale sulle energie rinnovabili rappresenta un passo importante, ma il percorso è tutt’altro che concluso. Radica ha evidenziato che la lotta per preservare le aree agricole coinvolge non solo l’Associazione Nazionale Città del Vino, ma anche un numero significativo di colleghi e realtà del settore. Con oltre 200 rappresentanti, l’azione congiunta mira a garantire che le politiche energetiche nazionali non compromettano l’equilibrio tra sviluppo economico e conservazione ambientale.
Questa mobilitazione multilivello è fondamentale per promuovere una visione di sviluppo che tenga conto della valorizzazione delle risorse agricole e della tutela del paesaggio, elementi chiave per l’identità culturale e economica del territorio. La strada da percorrere sarà sicuramente lunga, ma l’importanza della cooperazione e del dialogo tra le diverse parti in causa si dimostra, giorno dopo giorno, sempre più rilevante nel panorama delle politiche agricole e ambientali italiane. La sfida per il futuro si gioca con l’obiettivo di coniugare produzione di energia sostenibile e protezione delle nostre terre.