In Liguria, la recente approvazione di una nuova legge regionale ha suscitato reazioni positive da parte di Fai Cisl Liguria. Questa norma, recente pubblicazione, si focalizza su importanti aspetti della pesca professionale e dell’acquacoltura marina, per favorire lo sviluppo di queste attività vitali per l’economia locale. La sindacalista Donatella Lamanna ha commentato con entusiasmo l’intervento della Regione, sottolineando l’importanza di questa legge per le concessioni di aree demaniali marittime.
L’importanza della legge per la regione
La nuova legge regionale, già affacciata sulla scena, promette di trasformare il panorama dell’acquacoltura e della pesca professionale in Liguria. Riconoscendo la necessità di gestire in modo efficace le risorse marine, la legge stabilisce procedure chiare per il rilascio delle concessioni, determinando anche la durata di queste ultime. Questo intervento legislativo rappresenta una risposta a problematiche di lungo corso, riaccendendo le speranze di lavoratori e operatori del settore.
Donatella Lamanna, segretaria territoriale di Fai Cisl Liguria, ha espresso soddisfazione per l’attenzione riservata dalla Regione a queste tematiche. La legge si propone di garantire il sostegno non solo all’acquacoltura, ma anche alla salvaguardia delle riserve alieutiche, un aspetto fondamentale per la sostenibilità delle attività marine.
Novità per i lavoratori del settore
La legge è particolarmente significativa per i dipendenti dell’azienda Aqua de Ma di Lavagna, attualmente sotto ordinanza di sgombero, con l’incertezza che aleggia su ben 25 posti di lavoro. Lamanna ha espresso la speranza che il provvedimento legislativo possa aprire nuovi scenari favorevoli per la salvaguardia della loro occupazione. La continuità lavorativa in questo settore è essenziale, non solo per il benessere di questi lavoratori, ma anche per la vitalità economica della comunità ligure.
In questo contesto, la segretaria di Fai Cisl Liguria sollecita un’implementazione rapida della legge, affinché le direttive possano tradursi in azioni concrete a favore della crescita del settore. Stanno diventando un punto strategico per il rilancio di una regione che ha sempre vissuto in simbiosi con il mare.
Normative e procedure stabilite dalla legge
Un aspetto centrale della nuova norma riguarda l’assegnazione delle competenze e delle procedure necessarie per le concessioni. La legge stabilisce, infatti, che la Regione avrà il potere di approvare direttive vincolanti rivolte all’amministrazione delle attività di pesca e acquacoltura. Questa impostazione pragmatica è mirata a migliorare l’efficacia dell’operato regionale, incentivando pratiche che sostengano e sviluppino il settore.
In un periodo in cui i mari e i loro ecosistemi sono sotto pressione, la legge si propone di favorire anche la tutela delle riserve alieutiche. Queste misure mirano non solo a preservare la biodiversità marina, ma anche a garantire la sostenibilità economica a lungo termine delle attività legate al mare. La legge, quindi, non è solo un atto normativo, ma segna un cambiamento culturale e operativo per la gestione delle risorse marine.
Fai Cisl Liguria continua a monitorare l’implementazione di questa legge, nella speranza che possa portare a un avvenire più stabile e prospero per tutti gli attori coinvolti nel settore della pesca e dell’acquacoltura.