Legge sui bilanci degli Ordini dei Medici: forte opposizione da parte delle associazioni sanitarie

Legge sui bilanci degli Ordini dei Medici: forte opposizione da parte delle associazioni sanitarie

Il disegno di legge in discussione prevede che i bilanci degli Ordini dei Medici siano approvati dai Consigli direttivi, suscitando polemiche per la mancanza di controllo democratico da parte degli iscritti.
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Un disegno di legge approvato dal Senato, ora in discussione alla Camera, prevede che i bilanci degli Ordini dei Medici vengano ratificati dai Consigli direttivi senza passare per le Assemblee degli iscritti. Questa modifica, proposta dal ministro della Salute Orazio Schillaci, ha suscitato forti polemiche tra i professionisti della sanità, con l'associazione Evoluzione Medica che la definisce antidemocr - Gaeta.it

Il recente disegno di legge approvato dal Senato, ora in discussione alla Camera, suscita già forti polemiche tra i professionisti della sanità. La norma prevede che i bilanci preventivi e consuntivi degli Ordini dei Medici e delle professioni sanitarie, insieme alla tassa annuale di funzionamento, vengano ratificati dai Consigli direttivi senza passare attraverso le Assemblee degli iscritti. Questa modifica, proposta dal ministro della Salute Orazio Schillaci, è stata definita sbagliata e antidemocratica dall’associazione Evoluzione Medica.

La modifica contestata e le sue implicazioni

La modifica dell’articolo 13 del disegno di legge 1241 ha sollevato un vespaio di critiche. Evoluzione Medica, un’associazione milanese composta da medici, esprime la preoccupazione che questa legge rappresenti una decisone senza precedenti nel diritto. Secondo i rappresentanti dell’associazione, i nuovi provvedimenti negano principi fondamentali di trasparenza e controllo democratico, poiché i vertici degli Ordini dei Medici avrebbero il potere di approvare autonomamente spese, bilanci e tasse.

L’assenza di un meccanismo di approvazione da parte degli iscritti risolverebbe, secondo Evoluzione Medica, una delle poche opportunità di controllo che i professionisti della sanità possiedono sulle decisioni economiche. Questo è considerato un passo indietro in termini di democrazia interna negli Ordini, dove ogni professionista dovrebbe avere la possibilità di far sentire la propria voce.

L’indignazione delle associazioni professionali

Accanto a Evoluzione Medica, anche l’associazione Amire ha espresso la propria disapprovazione per queste modifiche. Le organizzazioni di categoria sottolineano che la normativa attuale, pur con i suoi limiti, offre agli iscritti un’opportunità di partecipazione attiva nella gestione delle risorse economiche. La preoccupazione principale resta che senza un adeguato controllo, ci possa essere un abuso di potere da parte dei consigli direttivi, il che potrebbe tradursi in una gestione poco trasparente.

Le destre politiche e molte voci all’interno della sanità denunciano anche il rischio di creare un gap tra gli ordini professionali e i loro iscritti, i quali potrebbero sentirsi esclusi dalle questioni che li riguardano direttamente. I membri delle associazioni affermano che una legge che esclude la partecipazione attiva determina un allontanamento dei professionisti dalla loro professione.

Conflitto tra autonomia professionale e controllo democratico

Questo dibattito potrebbe evidenziare un conflitto più ampio tra l’autonomia professionale degli Ordini e il bisogno di rispondere a normative che favoriscono il controllo democratico. L’opinione pubblica, insieme ai professionisti della salute, è chiamata a riflettere su quali modalità di governance siano più adatte per garantire che le risorse siano gestite in modo equo e responsabile.

In questo momento di transizione, potrebbe essere fondamentale per il governo rivedere le procedure, per garantire che siano sostenibili e che mantengano un equilibrio tra efficienza operativa e il principio democratico di partecipazione. Il passo successivo, quindi, sarà osservare come la Camera dei Deputati risponderà a tali preoccupazioni quando discuterà il disegno di legge.

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