Uno spettacolo che invita gli spettatori a guardare oltre le apparenze e a riscoprire la bellezza delle piccole cose. Dal 7 al 9 marzo, il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli ospiterà la prima assoluta di “L’eleganza del riccio“, un’opera ispirata al celebre romanzo di Muriel Barbery. Sotto la direzione di Annamaria Russo, il cast composto da Rosaria De Cicco, Nico Ciliberti e Sabrina Bruno darà vita a una storia profonda e toccante che affronta temi di autenticità e connessione umana.
Un palcoscenico parigino e due protagoniste insolite
L’ambientazione dell’opera è il prestigioso palazzo di Parigi in rue de Grenelle numero 7, un luogo frequentato da famiglie dell’alta borghesia, che diventa scenario di interazioni superficiali. Qui vive Renée, la portinaia del palazzo, una donna colta e autodidatta che cerca di recitare il ruolo previsto dal suo mestiere. Completamente diversa è Paloma, una dodicenne geniale figlia di un ministro, che si sforza di apparire come una ragazza mediocre in un mondo che non riconosce il suo valore.
Questi due personaggi, pur sembrando distanti e opposti, trovano un punto di contatto in monsieur Ozu, un nuovo inquilino che riesce a vedere oltre le maschere che indossano. La loro interazione si sviluppa attraverso riflessioni ironiche e incisive, rivelando le contraddizioni di una vita piena di superficialità e apparenze. Entrambe le donne rappresentano una critica alla società che le circonda, eppure sono unite dalla ricerca di qualcosa di più profondo e autentico.
La ricchezza interiore e l’amore
“L’eleganza del riccio” non si limita a una critica sociale, ma esplora anche la ricchezza interiore dei personaggi. La nota dell’allestimento descrive il romanzo come un “sfoglia di cipolla“, composta da strati che rivelano il tema pirandelliano della maschera. Mentre il mondo esterno si concentra su facciate e convenzioni, Renée e Paloma brillano per la loro autenticità. Attraverso idee filosofiche e ricette culinarie, il racconto si svela come un omaggio alla bellezza in ogni sua forma, che si tratti di amicizia, arte o semplici momenti quotidiani.
La ricerca dell’amore, descritto come l’ultimo e più prezioso strato, è un filo conduttore che unisce le esperienze delle due protagoniste. Questo amore non è urlato, ma si manifesta con delicatezza e pazienza, rispecchiando il modo in cui la vita può regalare gioie nascoste. È un amore che richiede tempo e attenzione, un invito a lasciarsi sorprendere da ciò che ci circonda.
Una storia toccante sulle piccole meraviglie
La narrazione di “L’eleganza del riccio” è un inno alla bellezza delle piccole cose e una riflessione profonda sull’importanza di cercare motivi per sorridere nella vita quotidiana. Renée e Paloma, pur essendo circondate da un mondo di vuoto e ipocrisia, non smettono di considerare ogni giorno come un’opportunità per trovare un piccolo miracolo da vivere. Attraverso momenti semplici e sguardi significativi, lo spettacolo propone una visione nuova e carica di speranza, invitando il pubblico a non sottovalutare mai la forza di un gesto gentile o di un pensiero profondo.
La regia di Annamaria Russo e la performance del cast promettono di offrire un’esperienza emozionante, capace di far riflettere e commuovere. Con “L’eleganza del riccio“, il Pozzo e il Pendolo si prepara a regalare al pubblico napoletano un’opera che tocca le corde più intime dell’animo umano, ricordando a tutti che, anche nei giorni più bui, non bisogna mai smettere di cercare la luce nelle piccole cose.