I carabinieri della Compagnia di Rende hanno eseguito un arresto significativo in merito a un caso di incendio doloso. A finire agli arresti domiciliari è un uomo di Lattarico, colpito da un provvedimento emesso dal Gip di Cosenza su richiesta della Procura. L’indagine si concentra su un episodio accaduto il 13 gennaio 2024, quando l’auto dell’assessore Pierfrancesco Balestrieri, che ricopre ruoli chiave nel Comune di Bisignano, è stata distrutta dalle fiamme.
Nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2024, l’auto di Balestrieri è andata a fuoco mentre era parcheggiata in strada. Le fiamme si sono propagate in modo pericoloso, danneggiando anche l’ingresso di un’abitazione vicina. Questo incendio ha suscitato forte preoccupazione tra i cittadini e le autorità locali, non solo per la distruzione del veicolo ma anche per il rischio che il rogo ha rappresentato per la sicurezza pubblica.
Le indagini avviate dai carabinieri si sono rivelate rapide ed efficaci. Attraverso un’attenta analisi delle immagini di videosorveglianza e testimoni, i militari sono riusciti a tracciare il percorso del veicolo utilizzato dai presunti autori dell’incendio, il che ha portato all’identificazione di un sospetto. Questo ha consentito di mettere in atto la misura cautelare nei confronti dell’individuo.
le reazioni dell’amministrazione
Il sindaco di Bisignano, Francesco Fucile, ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura. In una dichiarazione, Fucile ha descritto l’incendio come un “vile atto” che ha colpito non solo l’assessore, ma anche l’intera amministrazione comunale. Ha affermato di avere “sempre fiducia in Balestrieri”, definito un assessore giovane e impegnato, sottolineando come le sue deleghe, che spaziano dalle politiche sociali all’ambiente, siano fondamentali per il miglioramento della comunità. Fucile ha poi ribadito la necessità di continuare a lavorare con dedizione, nonostante questo episodio intimidatorio.
le indagini proseguono
L’arresto dell’individuo di Lattarico rappresenta un passo importante, ma le indagini non si fermano qui. I carabinieri stanno continuando a esplorare possibili legami tra il sospettato e il contesto locale. È fondamentale chiarire se l’incendio fosse parte di un atto intimidatorio contro l’assessore o se avesse motivazioni diverse. La comunità di Bisignano e le autorità competenti osservano con attenzione gli sviluppi della situazione, sperando che si faccia piena luce su quanto accaduto.
Il caso solleva interrogativi sulla sicurezza dei rappresentanti istituzionali ed evidenzia come atti del genere non possano essere tollerati. È un momento di riflessione per il Comune che, di fronte a tali atti, deve rafforzare il dialogo con i cittadini e rimanere unito per il bene collettivo.