L'età biologica del cuore: come l'intelligenza artificiale ridefinisce il rischio cardiovascolare

L’età biologica del cuore: come l’intelligenza artificiale ridefinisce il rischio cardiovascolare

Un algoritmo di intelligenza artificiale analizza elettrocardiogrammi per stimare l’età biologica del cuore, rivelando rischi cardiovascolari e potenziali complicazioni, con implicazioni significative per la salute cardiaca.
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L'età biologica del cuore: come l'intelligenza artificiale ridefinisce il rischio cardiovascolare - Gaeta.it

La salute del cuore non sempre segue l’età cronologica di una persona. Recenti ricerche mostrano che ci sono persone di 50 anni con cuori in condizioni peggiori rispetto a coetanei di 60, mentre altri potrebbero avere un’età cardiaca che si avvicina a quella di individui più giovani. La stima dell’età biologica del cuore si basa su vari fattori e l’intelligenza artificiale si sta imponendo come strumento per analizzare i dati dell’elettrocardiogramma, rivelando potenziali rischi di complicazioni cardiovascolari e mortalità.

La ricerca presentata al congresso ehra 2025

Un gruppo di esperti ha recentemente presentato uno studio al Congresso Ehra del 2025, un’importante manifestazione scientifica organizzata dalla Società Europea di Cardiologia . Durante questo evento, i ricercatori hanno illustrato come un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale possa prevedere l’età biologica del cuore analizzando i dati di quasi mezzo milione di elettrocardiogrammi standard. Questo metodo innovativo potrebbe consentire l’individuazione precoce dei soggetti a rischio di eventi cardiovascolari gravi.

Yong-Soo Baek, professore associato presso l’Inha University Hospital in Corea del Sud, ha spiegato come la ricerca abbia dimostrato che un’età biologica del cuore superiore di sette anni rispetto all’età cronologica aumenta significativamente il rischio di mortalità e di eventi cardiovascolari. Al contrario, se il cuore è stimato più giovane di sette anni, il rischio diminuisce notevolmente. Questo indica non solo l’importanza di monitorare la salute cardiaca, ma anche il potenziale dell’intelligenza artificiale nella prevenzione di gravi complicazioni.

Il funzionamento dell’algoritmo di intelligenza artificiale

Lo studio ha sfruttato una rete neurale profonda, addestrata su un vasto database di 425.051 elettrocardiogrammi raccolti in un arco di 15 anni. Successivamente, l’algoritmo è stato verificato su una coorte indipendente di 97.058 ECG. Attraverso analisi comparative tra pazienti abbinati per età e genere, i ricercatori hanno riscontrato che l’età cardiaca, calcolata con il supporto dell’IA, che superava l’età cronologica di sette anni era associata a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause del 62% e per eventi cardiovascolari maggiori del 92%.

D’altra parte, un cuore biologico stimato più giovane ha mostrato un abbassamento del rischio di mortalità e complicanze. L’analisi ha anche dimostrato che i pazienti con frazione di eiezione ridotta tendevano a presentare una maggiore età cardiaca secondo l’algoritmo. Questi dati suggeriscono che l’età cardiaca potrebbe essere un indicatore valido di diverse problematiche legate alla salute del cuore.

Implicazioni cliniche e futuro della ricerca

Baek ha sottolineato l’importanza di studi futuri per confermare i risultati, suggerendo che è necessario ottenere un campione statisticamente rilevante. Migliorare la validità dei dati raccolti sarà cruciale per applicare l’intelligenza artificiale nel monitoraggio e nella valutazione clinica della salute cardiaca. L’approccio attuale potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nella valutazione del rischio cardiovascolare.

L’età biologica stimata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale dagli elettrocardiogrammi è fortemente legata a un incremento della mortalità e dei rischi cardiovascolari. Questo studio rimarca il potenziale dell’IA nel migliorare la diagnosi precoce e le strategie preventive nell’ambito della salute cardiovascolare. La possibilità di ottenere valutazioni più accurate dei pazienti potrebbe rivoluzionare l’approccio alla prevenzione e alla cura delle malattie cardiache, rendendo il monitoraggio del cuore un aspetto chiave della medicina moderna.

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