Letizia Ortiz visita l'Istituto di oncologia molecolare a Milano per il World Cancer Research Day

Letizia Ortiz visita l’Istituto di oncologia molecolare a Milano per il World Cancer Research Day

La regina di Spagna, Letizia Ortiz, visita l’Istituto di oncologia molecolare di Fondazione AIRC a Milano per il World Cancer Research Day, evidenziando l’importanza dell’innovazione nella lotta contro il cancro.
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Letizia Ortiz visita l'Istituto di oncologia molecolare a Milano per il World Cancer Research Day - Gaeta.it

L’evento annuale del World Cancer Research Day ha visto la partecipazione della regina di Spagna, Letizia Ortiz, che ha visitato oggi l’Istituto di oncologia molecolare di Fondazione AIRC a Milano. La regina, in qualità di presidentessa dell’associazione spagnola contro il cancro, ha avuto l’opportunità di esaminare da vicino le ricerche condotte all’interno dell’istituto, sottolineando l’importanza dell’innovazione nella lotta contro il cancro.

L’accoglienza della regina e il suo messaggio sul cancro

Nella sua visita, Letizia Ortiz ha espresso gratitudine all’Istituto di oncologia molecolare di Fondazione AIRC per l’accoglienza e per la straordinaria opportunità di osservare da vicino il lavoro scientifico svolto dai ricercatori. Indossando un abito rosso e un trench, la regina ha evidenziato il ruolo cruciale della ricerca nella lotta contro il cancro, affermando: “Tutti noi siamo qui oggi per condividere un forte impegno per promuovere l’avanzamento della ricerca sul cancro.” La sua presenza ha lo scopo di sottolineare l’importanza di garantire che i risultati delle ricerche scientifiche siano tempestivamente accessibili ai pazienti.

Oltre a mostrare apprezzamento per il lavoro svolto dalla Fondazione AIRC e dall’associazione spagnola contro il cancro nell’organizzazione dell’evento, la regina ha messo in evidenza come questa manifestazione annuale sia un’opportunità per promuovere la consapevolezza e la collaborazione internazionale nel campo della ricerca oncologica.

Innovazione e ricerca: i temi centrali della visita

Durante il suo soggiorno all’Ifom, la regina ha avuto l’occasione di visitare vari laboratori, dialogando con i ricercatori. In particolare, ha posto l’accento sull’importanza dell’innovazione nella ricerca oncologica, sostenendo che “l’innovazione aumenta l’equità nei trattamenti e l’accesso ai trattamenti,” con una particolare attenzione alla qualità della vita dei pazienti.

Il dibattito attuale sulla ricerca cancerogena si concentra sull’innovazione e su come questa possa contribuire a migliorare l’accesso ai trattamenti e, di conseguenza, la qualità della vita dei pazienti che affrontano la malattia. In un contesto in cui le nuove tecnologie e le scoperte scientifiche sono in continua evoluzione, il supporto di figure importanti come la regina di Spagna risulta fondamentale. Il suo impegno e la sua visibilità possono infatti contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della ricerca scientifica e della salute.

La direzione scientifica di AIRC e la collaborazione internazionale

Anna Mondino, recentemente nominata direttrice scientifica di AIRC, ha accolto con entusiasmo la visita della regina, evidenziando il suo ruolo fondamentale come presidentessa della società spagnola omologa di AIRC. Mondino ha sottolineato la grande sensibilità della regina nei confronti delle problematiche scientifiche e il valore che la sua presenza porta a queste iniziative.

In particolare, la regina ha guidato l’avvio di un’iniziativa condivisa tra Fondazione Spagnola, AIRC e Cancer Research UK Foundation, il progetto “Accelerator Awards”, che mira a finanziare progetti di ricerca innovativi. Questa nuova collaborazione e l’organizzazione del World Cancer Research Day hanno l’obiettivo di promuovere la ricerca e la sensibilizzazione sul cancro, fondamentale per migliorare il futuro dei pazienti e delle loro famiglie.

L’incontro con i ricercatori di Ifom

La visita della regina si è conclusa con una serie di incontri all’interno dell’Ifom, tra cui quello con Claudio Vernieri, esperto in metabolismo e cancro al seno, e Alberto Bardelli, direttore scientifico dell’istituto, il quale si è concentrato su un progetto riguardante l’aumento dell’incidenza del tumore al colon tra i giovani, in particolare in relazione all’esposizione a microplastiche.

Inoltre, al Lab G, ha approfondito il lavoro dedicato alle donne in gravidanza, incontrando Giuseppina D’Alessandro, una giovane ricercatrice in attesa, recentemente arrivata dall’estero. L’incontro con tre ricercatrici spagnole che collaborano con l’Ifom ha rappresentato un’importante dimostrazione dell’alleanza tra i diversi paesi nella lotta contro il cancro.

La visita di Letizia Ortiz a Milano non solo ha messo in luce il lavoro fondamentale degli istituti di ricerca, ma ha anche sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale nel segno della ricerca contro una delle malattie più difficili da affrontare.

Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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