Nella cornice suggestiva del Vaticano, il giovane atleta Letsile Tebogo, campione olimpico dei 200 metri, ha avuto l’onore di un incontro speciale con Papa Francesco. Questa visita si è svolta a soli due giorni da un evento sportivo di grande rilievo: il Golden Gala Pietro Mennea, che si terrà presso lo stadio Olimpico di Roma. Insieme a Tebogo, anche l’atleta ucraina Anna Ryzhykova, medaglia di bronzo ai Giochi di Londra nella staffetta 4×400, ha partecipato a questo significativo incontro, rendendo omaggio al proprio popolo in un momento di grande difficoltà.
Un incontro di emozioni e simboli
Memoria e preghiera
L’atleta Letsile Tebogo ha colto l’occasione per chiedere a Papa Francesco di pregare per sua madre, Elizabeth Seratiwa, scomparsa lo scorso 18 maggio all’età di 43 anni. Questo gesto è stato accompagnato dalla mostra di un paio di scarpe olimpiche, in cui sono incise le iniziali della madre e la sua data di nascita, 23 dicembre 1980. Le scarpe non rappresentano solo un oggetto sportivo, ma diventano un simbolo carico di emozione e memoria personale. Tebogo, considerato una delle promesse dell’atletica mondiale, ha avuto così modo di condividere un momento intimo con il Papa, legato non solo alla sua carriera, ma anche alla sua vita familiare e alla perdita di una figura fondamentale.
Benedizione per l’Ucraina
Anna Ryzhykova ha seguito l’esempio di Tebogo e ha chiesto una benedizione per la sua maglietta, utilizzando l’opportunità di incontrare il Santo Padre per esprimere la sua preoccupazione per la situazione attuale in Ucraina. La situazione nel paese, in guerra, ha portato avanti una crisi umanitaria profonda, e la richiesta di Ryzhykova sottolinea come lo sport possa servire da piattaforma per sensibilizzare e sostenere coloro che soffrono. Con questo gesto, la velocista ha messo in evidenza l’importanza della solidarietà e del supporto reciproco, in un momento nel quale il suo popolo attraversa una delle crisi più gravi della sua storia recente.
Un riconoscimento da parte del Vaticano
Gesto di amicizia
Papa Francesco ha risposto alle richieste di benedizione e preghiera con un gesto simbolico: ha firmato le scarpe di Tebogo e la maglietta di Ryzhykova, creando un legame amichevole e un ricordo duraturo di questo incontro. Questo atto non è stato solo un segno di affetto, ma anche un riconoscimento del ruolo cruciale degli atleti che, attraverso il loro impegno, elevano il nome dei loro paesi su palcoscenici internazionali. La firma del Papa, quindi, assume un significato di grande valore emotivo e culturale.
La consegna del pettorale personalizzato
Oltre alla firma, al Santo Padre è stato consegnato un pettorale personalizzato per il Golden Gala, contrassegnato dalla scritta “Francesco”. Questo gesto rappresenta una sorta di incoraggiamento e di augurio per gli atleti che stanno per competere in uno degli eventi più importanti dell’atletica leggera. La presenza di Papa Francesco sottolinea l’importanza dello sport come strumento di pace e unità, e pone l’accento sulla necessità di abbracciare i valori di inclusione e rispetto nel contesto atletico e oltre.
Un’accoglienza calorosa da parte dell’Athletica Vaticana
Simbolismo di inclusione
Durante la visita, Tebogo, il suo allenatore Dose Mosimanyane e Ryzhykova sono stati accolti calorosamente dagli sportivi di Athletica Vaticana. La comunità sportiva ha donato ai due atleti il testimone della staffetta “We Run Together – Simul currebant”, simbolo di inclusione e collaborazione. Questo gesto evidenzia l’impegno della Santa Sede nel promuovere valori di unità e cooperazione nel mondo dello sport, creando un ambiente in cui gli atleti di diverse nazioni possano lavorare insieme per un obiettivo comune.
I protagonisti dell’incontro
Sono stati presenti anche figure importanti come Carlo Pellegrini, direttore di Vatican Athletics, e Giuseppe Zapparata, velocista di punta del team. Insieme a loro, Marco Alpigiani, segretario generale dell’associazione, ha partecipato attivamente all’accoglienza. Questa presenza non solo attesta la rilevanza dell’evento sportivo, ma dimostra anche quanto il Vaticano tenga a valorizzare lo sport come mezzo per diffondere messaggi di pace, solidarietà e amicizia tra i popoli.
L’incontro tra Tebogo, Ryzhykova e Papa Francesco segna un momento significativo nel dialogo tra sport, religione e pace, ispirando l’azione e la riflessione in una società spesso divisa.