L’Europa meridionale sta affrontando un’ondata di caldo estremo, con 17 città italiane che si trovano sotto allerta di bollino rosso. Questa emergenza climatica impatta notevolmente la vita quotidiana dei cittadini, e il ministero della Salute monitora la situazione con attenzione. In questo contesto, le rilevazioni indicano un leggero abbassamento delle temperature previsto a partire dal 18 luglio.
Caldo estremo e città in allerta
La morsa del caldo sulle città italiane
L’attuale ondata di caldo nell’Europa meridionale è alimentata dall’anticiclone africano Caronte, che ha portato temperature elevate anche nelle zone del Centro-Nord. Le autorità italiane hanno confermato che ben 17 città sono attualmente da bollino rosso, segnalando condizioni di calore estremo. Tra le località in difficoltà ci sono grandi città come Roma, che ha registrato picchi superiori a 40 gradi nelle ore centrali della giornata.
L’ultima comunicazione del ministero della Salute mette in evidenza che un numero significativo di città, ben 27, è in allerta massima. Alcuni dei principali centri interessati includono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Verona e Viterbo. Questa situazione comporta un grave rischio per la salute pubblica e applica una pressione notevole sui servizi sanitari.
Il bilancio tragico delle vittime
L’ondata di calore ha già avuto conseguenze tragiche. Nei giorni scorsi sono stati riportati quattro decessi a causa del caldo, di cui tre in Puglia e uno a Roma. Le autorità locali e nazionali stanno intensificando gli sforzi per monitorare la salute dei cittadini, soprattutto dei gruppi più vulnerabili come anziani e persone con malattie preesistenti. Le istituzioni sanitarie stanno invitando la popolazione a seguire le indicazioni per proteggere la propria salute, rimanendo idratati e limitando l’esposizione al sole.
La situazione nel resto d’Europa
Il caldo insopportabile in Spagna
La situazione non è solo critica in Italia. Anche in Spagna, l’ondata di calore ha portato a temperature elevate, e il governo ha avviato una campagna di sensibilizzazione per informare i cittadini sui rischi legati al caldo. Il lavoro all’aperto potrebbe essere sospeso per garantire la sicurezza dei lavoratori. Le regioni più colpite includono la metà sud e il quadrante nord-est della penisola iberica, dove le temperature hanno superato abbondantemente i 38 gradi.
Misure di emergenza in Grecia e Portogallo
In Grecia, i lavori all’aperto sono stati limitati durante le ore più calde del giorno, per proteggere i lavoratori da condizioni potenzialmente letali. Da oltre dieci giorni, le temperature notturne nella capitale, Atene, non scendono sotto i 30 gradi, rendendo le notti particolarmente soffocanti.
Anche in Portogallo, circa 40 comuni sono stati posti sotto allerta per il rischio di incendi a causa dell’elevato caldo. Le temperature a Lisbona rimangono alte, spingendo molte persone a cercare refrigerio sulle spiagge. L’ondata di caldo si prevede durerà fino a domenica, continuando a mettere a dura prova la resistenza delle infrastrutture e la salute delle persone.
I cambiamenti climatici e il futuro del caldo
Un fenomeno sempre più duraturo e intenso
Mentre le ondate di calore sono eventi comuni durante l’estate, i dati storici suggeriscono che le attuali condizioni climatiche rappresentano un’anomalia preoccupante. Questi eventi di caldo estremo stanno diventando più frequenti e durevoli, con un aumento della durata delle ondate di caldo di circa tre giorni ogni decennio. L’intensità media di questi eventi è aumentata di circa 0,27 gradi Celsius ogni dieci anni.
Le evidenze scientifiche indicano che l’aumento delle temperature non è solo un fenomeno stagionale, ma un chiaro segnale dei cambiamenti climatici in atto, richiedendo attenzione e azioni concrete da parte delle autorità competenti. Gli studi sulla temperatura globale e locale evidenziano la necessità di politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici per affrontare eventi così estremi in futuro.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2024 da Armando Proietti