Nel mondo contemporaneo, il calcio e il marketing si intrecciano in modi sempre più complessi. Le squadre di calcio, oggi più che mai, funzionano come veri e propri brand, cercando di captare nuovi mercati e rispondere alle esigenze di una base di fan in continua evoluzione. Tournée all’estero, comunicazione attiva sui social e merchandising mirato stanno diventando pratiche comuni, al punto che anche l’identità visiva viene continuamente rinnovata. Questo articolo esamina come i club, storici e non, stiano rimodellando i loro loghi e strategie di comunicazione per adattarsi a un panorama in rapida evoluzione.
Il restyling dei loghi: due esempi emblematici
Un caso recente è quello del TOTTENHAM, che ha aggiornato il proprio logo eliminando la scritta “Tottenham Hotspur” e reintroducendo il monogramma “THFC”, utilizzato negli anni ’50. Questo cambiamento è stato pensato per aumentare l’iconicità del simbolo del club e, per coinvolgere i tifosi, sono state interpellate oltre 300 persone, tra calciatori, staff e fan. Sebbene l’idea fosse di semplificare il logo, la reazione è stata mista, con supporter divisi tra chi apprezza il nuovo design e chi resta affezionato al passato.
Dall’altra parte, l’AJAX ha scelto di tornare alle radici adottando nuovamente lo stemma degli anni ’20. Questa scelta ha suscitato entusiasmo tra i tifosi, soddisfatti di vedere riemergere i simboli che evocano la ricca storia del club. L’Ajax ha reintrodotto un design classico, rimettendo al centro del logo l’Aiace Telamonio, un personaggio mitologico, accompagnato da un piccolo scudetto con i colori del club. La decisione di distaccarsi dal trend di semplificazione ha colpito nel segno, rivelando un desiderio di conservazione e di fedeltà verso la tradizione.
Ritorno al passato o innovazione: il caso della Serie A
Queste evoluzioni non sono uniche nel panorama del calcio europeo. All’ATLETICO MADRID, per esempio, è stata recentemente ripristinata la versione classica del logo con l’orso e l’albero verde, una risposta diretta alle critiche che avevano accompagnato la versione stilizzata. L’annuncio di questo cambiamento è stato accompagnato da un video promozionale che riflette la crescente importanza della comunicazione sui social, dove i club cercano di creare contenuti virali.
A differenza dei club che hanno scelto la strada del restyling tradizionale, in Italia si è assistito a un rebranding diverso. Per esempio, la Roma ha optato nel 2013 di sostituire il monogramma “ASR” con una semplice scritta “Roma”, puntando sulla riconoscibilità internazionale. Tuttavia, questa scelta non è stata ben accolta dalla tifoseria, che ha manifestato il proprio dissenso sia sui social che nelle partite, esprimendo un forte attaccamento alla tradizione.
Un altro grande club italiano, la JUVENTUS, ha abbandonato lo storico stemma ovale per adottare un logo minimalista con una semplice “J”. Questa decisione segnava un cambio di paradigma, poiché il club si è spostato da un’identità calcistica a una vocazione più votata al business, mirata a comunicare i propri valori e la propria storia con maggiore immediatezza.
La percezione del brand nell’era digitale
L’adeguamento dei loghi e delle identità visive non è solo una questione estetica, ma riflette un cambiamento profondo nella percezione del calcio. Secondo esperti di marketing, oggi le squadre devono pensare come un’azienda. Maria Claudia Ferrari, esperta di digital marketing, spiega che le squadre comunicano prevalentemente attraverso app e social, e quindi i loghi devono essere semplici e accessibili. Per lei, il caso del Venezia è emblematico in tal senso, mostrando come le squadre si adattino alle nuove logiche della comunicazione.
Alberto Pompili, un altro esperto di marketing, sottolinea che il rebranding è un processo inevitabile nel mondo del calcio, proprio come accade per le grandi marche. I club devono attrarre nuovi tifosi e conquistare mercati emergenti, come quello asiatico. Il logo, quindi, gioca un ruolo cruciale in questo processo, poiché maggiore è la semplicità del design, più questo risulta comprensibile e quindi appetibile a un pubblico più ampio, che va oltre il tradizionale tifoso di calcio.
Il calcio sta vivendo un cambiamento significativo; da sport nazionale a fenomeno globale. Le squadre non sono più semplici associazioni sportive, ma brand in continua evoluzione, pronti a rispondere a un mercato che cambia rapidamente.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Laura Rossi