L'ex pm Natoli si avvale della facoltà di non rispondere: cronaca di una giornata in tribunale

L’ex pm Natoli si avvale della facoltà di non rispondere: cronaca di una giornata in tribunale

L'ex pm Natoli si avvale della facoltà di non rispondere: cronaca di una giornata in tribunale L'ex pm Natoli si avvale della facoltà di non rispondere: cronaca di una giornata in tribunale
L'ex pm Natoli si avvale della facoltà di non rispondere: cronaca di una giornata in tribunale - Gaeta.it

Alle 10.50, arriva discretamente al Palazzo di giustizia di Caltanissetta l’ex pm Gioacchino Natoli, indagato per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e calunnia. Accompagnato dal figlio e dai suoi legali, l’ex magistrato si prepara per affrontare l’interrogatorio senza rilasciare dichiarazioni ai pm.

Il silenzio di fronte alle accuse

Natoli decide di non rispondere alle domande dei magistrati, optando per la facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio. Dopo le formalità iniziali, la lettura degli atti e le incombenze burocratiche, l’ex Presidente della Corte d’Appello di Palermo lascia il Tribunale di Caltanissetta da un’uscita secondaria, evitando le telecamere e i cronisti.

Contestazioni e indagini in corso

Le accuse nei confronti di Natoli sono legate all’indagine Mafia e appalti degli inizi degli anni Novanta a Palermo, dove si sostiene che abbia favorito imprenditori legati alla criminalità organizzata. L’ex pm è indagato per aver insabbiato un’indagine a Massa Carrara per favorire imprenditori mafiosi.

Il confronto con i pm

Durante l’interrogatorio, il Procuratore capo e due pm nisseni cercano chiarimenti su presunte attività illecite di Natoli legate alla gestione di intercettazioni. La situazione si complica ulteriormente con il coinvolgimento del procuratore Giammanco, ora defunto, considerato l’istigatore di un presunto disegno criminoso.

La difesa e le controverse dichiarazioni

Il legale di Natoli, l’avvocato Fabrizio Biondo, spiega che l’ex pm si riserva di fornire chiarimenti in un secondo momento. Intanto, l’avvocato Fabio Trizzino, che ha collegato Natoli agli insabbiamenti delle intercettazioni, viene contestato dall’ex pm che definisce le accuse destituite di fondamento.

Epilogo incerto

Nonostante le polemiche e le accuse, Natoli sceglie il silenzio per il momento, lasciando le domande senza risposta. La sua presenza in tribunale conferma l’importanza dell’interrogatorio, ma il destino delle indagini e le sue prossime mosse rimangono incerti.

Approfondimenti

    Palazzo di giustizia di Caltanissetta: È il luogo in cui si svolge l’interrogatorio dell’ex pm Gioacchino Natoli. Si tratta di un edificio istituzionale dove vengono amministrate le varie fasi del processo legale.

    Gioacchino Natoli: Ex pm coinvolto in un’indagine riguardante favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e calunnia. Ha ricoperto il ruolo di Presidente della Corte d’Appello di Palermo e è al centro di accuse legate alla gestione di intercettazioni e presunte attività illecite legate alla criminalità organizzata.
    Cosa nostra: È un sinonimo di mafia, in particolare si riferisce alla mafia siciliana. Si tratta di un’organizzazione criminale che ha radici profonde nel territorio siciliano e che opera in vari settori illegali.
    Presidente della Corte d’Appello di Palermo: Titolo ricoperto da Gioacchino Natoli nel corso della sua carriera. La Corte d’Appello è un organo del sistema giudiziario italiano che esamina le impugnazioni delle decisioni prese dai tribunali e dalle corti d’assise.
    Mafia e appalti: Indagine degli inizi degli anni Novanta a Palermo che coinvolge imprenditori legati alla mafia e presunti favoritismi da parte di Gioacchino Natoli. L’inchiesta si concentra sulle connessioni tra il mondo imprenditoriale e la criminalità organizzata.
    Procuratore capo: È il magistrato che dirige l’ufficio del pubblico ministero in un determinato distretto giudiziario. Nell’articolo, il Procuratore capo insieme a due pm nisseni sono coinvolti nell’interrogatorio di Gioacchino Natoli.
    Massa Carrara: Località menzionata in relazione all’insabbiamento di un’indagine da parte di Gioacchino Natoli per favorire imprenditori mafiosi. Si tratta di un comune italiano in Toscana.
    Fabrizio Biondo e Fabio Trizzino: Avvocati coinvolti nel caso di Gioacchino Natoli. Biondo è il legale dell’ex pm, mentre Trizzino è collegato alle accuse di insabbiamento delle intercettazioni. Le loro difese e dichiarazioni contribuiscono al dibattito sull’inchiesta.
    Giammanco: Procuratore defunto coinvolto nel presunto disegno criminoso di cui viene accusato Gioacchino Natoli. La sua figura è citata nell’ambito delle indagini in corso.
    Questo articolo riporta una situazione giudiziaria complessa che coinvolge personaggi di rilievo nel mondo della magistratura e della lotta alla criminalità organizzata, mettendo in luce le tensioni e le dinamiche di potere che emergono durante l’interrogatorio di un ex magistrato.

Ultimo aggiornamento il 5 Luglio 2024 da Marco Mintillo

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