Il settore agroalimentare italiano segna un importante traguardo, con l’export che ha raggiunto nel 2024 i 67 miliardi di euro, registrando un incremento dell’8%. Questo successo testimonia la qualità e l’innovazione del Made in Italy, ma è afflitto da incertezze legate alla possibile introduzione di nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti. Il Consorzio Italia del Gusto ha recentemente celebrato questi risultati con un evento a Milano, evidenziando tanto i traguardi conseguiti quanto le sfide future.
Un evento esclusivo per celebrare il Made in Italy
Per festeggiare i risultati brillanti e discutere le sfide imminenti, il Consorzio Italia del Gusto ha organizzato una serata speciale presso il ristorante Andrea Aprea, il 29 marzo. Il locale milanese, noto per la sua cucina raffinata, ha ospitato rappresentanti di importanti aziende consorziate, creando un ambiente propizio alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare italiano. Giacomo Ponti, presidente del consorzio, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le aziende, esprimendo orgoglio per i risultati ottenuti e per il lavoro svolto in un contesto competitivo. Al centro del discorso vi è stata l’esigenza di rimanere uniti di fronte alle difficoltà , con l’obiettivo di continuare a promuovere e vendere i prodotti italiani all’estero.
Crescita record dell’export, ma occhi puntati sui dazi USA
L’export agroalimentare italiano ha mostrato segni di crescita sostanziali nell’ultimo anno. Mercati come gli Stati Uniti, l’Australia e il Canada hanno fatto registrare aumenti significativi: gli Stati Uniti hanno visto una crescita del 18%, l’Australia del 16% e il Canada del 15%. È interessante notare che paesi come la Polonia e la Corea del Sud hanno anche visto opportunità in crescita, rispettivamente del 19% e un impressionante 233% in dieci anni. Tuttavia, le tensioni commerciali a livello internazionale e i potenziali dazi imposti dalle autorità USA pongono seri interrogativi sul futuro di questo sviluppo. Denis Pantini, esperto nel settore agroalimentare, ha evidenziato come l’export italiano abbia ottenuto il miglior tasso di crescita rispetto ai concorrenti europei, ma le politiche americane potrebbero ostacolare tali progressi.
Menù stellato per onorare la tradizione culinaria
L’evento al ristorante Andrea Aprea è stato anche un’occasione per esaltare i sapori e la tradizione italiana. Lo chef Andrea Aprea, due stelle Michelin, ha preparato un menù di alta classe che ha stupito gli ospiti, mettendo in risalto i migliori ingredienti delle aziende del consorzio. Ogni piatto è stato confezionato con attenzione per riflettere il meglio delle produzioni italiane. Gli ospiti hanno potuto assaporare uovo bio accompagnato da Grana Padano DOP e tartufo nero, riso carnaroli mantecato e tortello genovese. Come secondo, è stata servita faraona con cavolfiore e mostarda, per concludere con dolci tradizionali. Questa esperienza culinaria ha celebrato il valore della cultura gastronomica italiana nel contesto globale.
Il futuro del Made in Italy tra sfide e opportunitÃ
Con la crescita esportativa dall’Italia, il Consorzio Italia del Gusto si presenta come un attore chiave nella protezione e promozione dei prodotti di alta qualità ma resta vigile sulle sfide che i nuovi dazi potrebbero comportare. Giacomo Ponti ha ricordato l’importanza di non perdere le quote di mercato conquistate fino ad ora, alludendo ai potenziali danni economici che l’industria potrebbe affrontare. Nonostante le preoccupazioni, il consorzio rimane determinato a espandere la presenza del Made in Italy nel mondo e ad affrontare le sfide senza perdere di vista la qualità e la tradizione, sempre più richieste nel panorama globale.