Nel ferrarese una ditta di logistica ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che riguarda una cinquantina di dipendenti. La decisione ha scatenato la pronta reazione dei sindacati, con uno sciopero programmato e un tentativo di confronto con le aziende coinvolte. La vicenda si svolge a san giovanni di ostellato, dove la Petroniana opera in appalto per una multinazionale nel settore metalmeccanico.
La comunicazione del licenziamento collettivo e le cause
La Petroniana, azienda con sede nel ferrarese che si occupa di servizi logistici, ha notificato ai lavoratori e alle autorità competenti l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo tramite un messaggio Pec inviato il 24 aprile. La decisione riguarda 50 lavoratori, alcuni dei quali in forza da anni, e segue la scelta di Vsg, un gruppo industriale americano attivo nella metalmeccanica, di interrompere l’appalto di servizi di logistica affidato alla Petroniana.
Le ragioni del licenziamento
Questo provvedimento, come spiegato dai sindacati locali, deriva dalla volontà di Vsg di internalizzare direttamente le attività logistiche, eliminando quindi l’affidamento a una società esterna. Si tratta di un cambio di strategia che impatta sul personale impiegato dalla Petroniana: la società vorrebbe assumere solo una parte dei dipendenti coinvolti, lasciando incerta la sorte di circa 36 lavoratori.
Dinamiche contrattuali dei dipendenti coinvolti
La situazione occupazionale comprende diverse tipologie di contratti. Dei circa 50 dipendenti interessati, 15 sono assunti con contratti a tempo determinato, in scadenza il 30 aprile. La restante parte del personale ha un contratto a tempo indeterminato, che offre maggiore tutela rispetto ai termini contrattuali. In queste condizioni si muovono i sindacati che cercano di valutare le alternative per salvaguardare il posto di lavoro e limitare le uscite.
Piano di assunzioni parziale
La Petroniana ha annunciato piani di assunzione solo per 14 lavoratori, lasciando irrisolta la posizione degli altri. La situazione si complica ulteriormente per quei dipendenti che sono vicini alla fine del contratto a termine. Il ruolo delle organizzazioni sindacali, quindi, diventa essenziale nel tentativo di trovare un accordo che riduca i licenziamenti e apra un margine di trattativa con Vsg.
La mobilitazione dei sindacati e le iniziative di protesta
Di fronte alla notizia, la Filt-Cgil di Ferrara ha convocato tre giorni di sciopero, dal 28 al 30 aprile, per protestare contro il rischio di licenziamenti e per far sentire la voce dei lavoratori. Il sindacato ha inoltre promosso un presidio, richiamando l’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica locale sulle conseguenze sociali dell’operazione.
Incontro per cercare soluzioni
Per lunedì 28 aprile è stato fissato un incontro online tra il sindacato, la Petroniana e Vsg. L’obiettivo è avviare un dialogo per esplorare possibili soluzioni alternative alla cessazione dell’appalto e il licenziamento di buona parte del personale. L’esito della riunione potrebbe influire sull’andamento della mobilitazione e sull’avvio effettivo della procedura di licenziamento se non dovessero emergere accordi.
Le ripercussioni sul territorio e il quadro economico locale
Il caso Petroniana riflette una criticità più ampia del comparto logistico nella provincia di Ferrara, dove la presenza di aziende legate a grandi gruppi internazionali si intreccia con il lavoro locale. La perdita di posti di lavoro in questo settore colpisce non solo i diretti interessati, ma anche le famiglie e l’economia di una comunità già alle prese con trasformazioni industriali.
Le scelte di internalizzazione di gruppi come Vsg segnano un cambiamento nei modelli di gestione delle attività produttive e possono determinare effetti rapidi sul tessuto occupazionale. Sullo sfondo restano gli sforzi dei sindacati per limitare i danni e tutelare i lavoratori. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se sarà possibile evitare una fase di tensione e disoccupazione nel ferrarese.