Liguria: approvato il disegno di legge sulle modifiche dell'addizionale irpef per il 2025

Liguria: approvato il disegno di legge sulle modifiche dell’addizionale irpef per il 2025

Il Consiglio regionale della Liguria approva il disegno di legge 58, semplificando l’addizionale Irpef e prevedendo un incremento delle entrate fiscali per sostenere i servizi pubblici nel 2025-2027.
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Liguria: approvato il disegno di legge sulle modifiche dell'addizionale irpef per il 2025 - Gaeta.it

Il Consiglio regionale della Liguria ha recentemente approvato il disegno di legge 58, che apporta modifiche significative alla legge regionale 17 del 9 ottobre 2024. Questo provvedimento riguarda principalmente la Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2025 e le linee guida per il bilancio di previsione 2025-2027. L’adeguamento interessa principalmente le disposizioni relative all’addizionale Irpef, un’imposta fondamentale che colpisce i redditi delle persone fisiche.

Cambiamenti dell’addizionale irpef

Il disegno di legge introduce una semplificazione degli scaglioni d’imposta, passando da quattro a tre. Questo cambiamento è in linea con le più recenti normative nazionali, in particolare con la legge n. 207, che disciplina il bilancio di previsione dello Stato per il 2025 e le previsioni pluriennali. La revisione degli scaglioni e l’armonizzazione con le leggi nazionali mirano a rendere il sistema fiscale regionale più semplice e comprensibile per i cittadini.

In dettaglio, il disegno di legge stabilisce che i redditi inferiori a 28.000 euro saranno esenti dall’addizionale Irpef. Questa misura è stata concepita per alleggerire la pressione fiscale sui cittadini a più basso reddito, facilitando un migliore accesso ai servizi regionali e sostenendo le fasce più vulnerabili della popolazione.

Le previsioni di entrata per la regione

Secondo il documento approvato, le previsioni di entrata per la Liguria sono incrementali: si stima una raccolta di 28,7 milioni di euro per il 2025, che aumenterà a 30,3 milioni nel 2026 e a 31 milioni per il 2027. Questi dati sono particolarmente significativi, poiché indicano un trend di crescita delle entrate fiscali per la Regione, contribuendo così a un bilancio regionale più sostenibile e alla possibilità di mantenere o migliorare i servizi pubblici.

La Regione ha dunque scelto di intraprendere un percorso che, sebbene comporti una riduzione dell’addizionale per alcune fasce di reddito, potrebbe nel lungo termine generare maggiore stabilità economica grazie a un aumento complessivo delle entrate fiscali. Questo equilibrio tra la riduzione dell’imposta per i meno abbienti e la crescita delle entrate mostra un approccio strategico volto al benessere della collettività.

Perspective sulla manovra fiscale e impatti futuri

Con l’approvazione del disegno di legge, il Consiglio regionale della Liguria si posiziona in un quadro di riforme fiscali che hanno l’obiettivo di rendere il sistema tributario meno complesso e più accessibile. La legge si allinea a una visione a lungo termine, in cui l’adeguamento delle tasse potrebbe incentivare una maggiore partecipazione dei cittadini nell’economia locale.

La questione dell’addizionale Irpef è sempre al centro del dibattito politico regionale, e i futuri sviluppi di questa norma potrebbero influenzare notevolmente l’orientamento politico dei partiti e le politiche fiscali in Liguria. La manovra appena approvata sarà monitorata attentamente per valutare il suo impatto sul bilancio regionale e sul sostegno ai cittadini in un contesto economico post-pandemico.

Con queste nuove misure, la Regione Liguria mostra un’intenzione chiara di rinnovarsi e di adattarsi alle esigenze fiscali dei suoi cittadini, mantenendo però la sostenibilità delle proprie finanze. La sfida sarà ora gestire questi cambiamenti in modo da garantire un equilibrio tra crescita e equità sociale.

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