Liguria in crisi: nel secondo trimestre del 2024 un calo di oltre 15.000 occupati

Liguria In Crisi Nel Secondo Liguria In Crisi Nel Secondo
Liguria in crisi: nel secondo trimestre del 2024 un calo di oltre 15.000 occupati - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un'analisi approfondita dei dati Istat per il secondo trimestre del 2024 mette in luce una situazione preoccupante per l'occupazione in Liguria. Per la prima volta dopo tre anni di crescita costante, la regione registra un significativo andamento negativo, con una perdita di oltre 15.000 posti di lavoro. Questo calo dell'occupazione, pari al -2,3%, si contrappone a trend positivi riscontrati nelle altre regioni del Nord-Ovest e a livello nazionale.

Il crollo dell'occupazione in Liguria

Nel secondo trimestre del 2024, il numero degli occupati in Liguria è sceso da 657.480 a 642.451 unità. Questo trend, secondo Marco De Silva, responsabile dell'Ufficio Economico della Cgil Liguria, segna un momento critico per l'andamento socio-economico della regione. Il dato rappresenta una inversione di tendenza preoccupante e svela le fragilità strutturali di settori chiave, evidenziate anche da Maurizio Calà, segretario generale della Cgil Liguria, secondo cui la Liguria è ora la regione del Nord-Ovest con la peggiore performance occupazionale.

Le problematiche sembrano essere radicate nelle condizioni del mercato del lavoro ligure, caratterizzato da precarietà, salari contenuti e forme di lavoro poco sfruttabili. Queste variabili contribuiscono a determinare un contesto strettamente legato a politiche economiche non sufficientemente mirate. Calà sottolinea la necessità di politiche specifiche, come la destagionalizzazione del turismo, che possano garantire maggiore stabilità e qualità dell'occupazione per i lavoratori liguri.

Un'analisi dei settori in difficoltà

Particolare attenzione viene data alla contrazione dei lavoratori autonomi, che ha segnato una perdita di 22.805 occupati, pari a una preoccupante flessione del -14,3%. Anche il settore dei servizi si trova in una situazione critica, perdendo 22.958 occupati, un dato corrispondente a una diminuzione del -4,6%. Quest'area, che da sola racchiude 480.832 lavoratori e rappresenta il 76,6% dell'occupazione complessiva in Liguria, subisce le conseguenze di una crisi manifesta.

Questi numeri non sono solo un dato statistico, ma rappresentano una realtà concreta che colpisce molte famiglie e lavoratori. L’impatto non è uniforme: un'analisi per genere evidenzia come le donne siano le più colpite, con una contrazione dell'occupazione che raggiunge il -3,3%, equivalenti a 9.362 donne in meno nel mercato del lavoro. Le differenze di genere in ambito lavorativo aggiungono una dimensione significativa al quadro già complesso dell'occupazione ligure.

Commenti e prospettive future

La Cgil non esita a definire queste cifre come il frutto di un fallimento delle politiche infrastrutturali e produttive della regione. Calà avverte che finché non ci sarà un'inversione di rotta negli investimenti destinati al lavoro e ai settori capaci di produrre valore, come l'industria e la portualità, la Liguria sarà destinata a mantenere questa direzione negativa. Il segretario generale invita i futuri candidati alle elezioni regionali a prendere atto della reale situazione e a intraprendere misure che possano realmente incidere sulla crescita e sul miglioramento dell'occupazione.

La questione occupazionale in Liguria si presenta dunque come una sfida cruciale da affrontare per restituire prospettive di sviluppo e stabilità ai cittadini liguri, in un contesto ormai non più sostenibile che richiede interventi urgenti e strategici.

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Laura Rossi

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *