Liguria: oltre 2000 accessi agli influenza point per gestire il picco del virus

Liguria: oltre 2000 accessi agli influenza point per gestire il picco del virus

La Liguria affronta un aumento dei casi influenzali con 2.259 accessi agli influence point, strutture temporanee per gestire i pazienti e alleggerire i pronto soccorso durante le festività.
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Liguria: oltre 2000 accessi agli influenza point per gestire il picco del virus - Gaeta.it

La Liguria sta affrontando una situazione di crescente attenzione legata all’epidemia influenzale. A partire dal 7 dicembre, sono stati registrati ben 2.259 accessi agli influence point sparsi in tutta la regione. Questi ambulatori, allestiti nel periodo delle festività natalizie, rappresentano una risposta organizzativa da parte delle autorità sanitarie locali per fronteggiare casi di bassa complessità e alleggerire il carico sui pronto soccorso.

I numeri degli accessi agli influenza point

L’afflusso ai vari influence point della Liguria ha visto una distribuzione significativa tra le diverse Aziende sanitarie locali . In totale, sono stati registrati 310 accessi in Asl 1, 217 in Asl 2, 790 in Asl 3, 346 in Asl 4 e 596 in Asl 5. Questi dati, pur essendo parziali e in fase di aggiornamento, indicano un utilizzo attivo e necessario delle strutture messe a disposizione per affrontare un periodo delicato come quello delle festività.

L’assessore alla Sanità Massimo Nicolò ha dichiarato che questi numeri sottolineano l’importanza degli influence point, creati per gestire i casi legati al virus influenzale, che rappresentano una vera e propria necessità per i cittadini liguri. Questi ambulatori saranno attivi fino al 6 gennaio, momento in cui si concluderanno ufficialmente le festività natalizie, ma i risultati sembrano già promettenti nel ridurre la pressione sui pronto soccorso.

Riorganizzazione della sanità ligure

La Regione Liguria sta avviando un’ampia ristrutturazione dei servizi legati alla sanità, concentrandosi sulla gestione dei letti post acuti nelle residenze sanitarie assistenziali . Ogni pronto soccorso deve ora garantire la disponibilità di almeno 50 letti acuti, per migliorare l’organizzazione e ridurre il sovraffollamento, un problema di lunga data che affligge molti nosocomi.

Nicolò ha evidenziato la necessità di affrontare anche la cronica carenza di medici di continuità assistenziale, lavoro che necessita di una sinergia rinnovata con i medici di famiglia. Questo sforzo collettivo mira a tenere aperti gli ambulatori per le situazioni meno gravi, in attesa delle nuove case di comunità che si stanno aprendo nel territorio. Queste strutture daranno un supporto ulteriore nell’ottica di razionalizzare le cure e l’accesso ai servizi sanitari.

La sfida dell’afflusso e la gestione dei pronto soccorso

Attualmente, l’afflusso ai influence point della Liguria ha registrato un aumento considerevole, coincidente con l’incremento dei casi influenzali. La regione ligure ha visto un’incidenza virale che la mette tra le più colpite in Italia, seconda solamente alla Sardegna. Nicolò ha messo in evidenza come questa situazione fosse attesa e in linea con i trend storici degli anni passati.

Il futuro della sanità ligure prevede una nuova strategia: i pronto soccorso dovranno concentrarsi solo sulla gestione dei casi critici, mentre i casi meno gravi dovrebbero essere diretti verso altre strutture sanitarie. Gli influence point sono una risposta concreta e tangibile a questo cambiamento, dimostrando la validità della strategia adottata per garantire un’adeguata assistenza medica ai liguri durante il picco influenzale.

Nel complesso, l’impegno della Regione Liguria nel rispondere rapidamente alle necessità emergenti mostra un approccio innovativo e orientato alla comunità, con l’obiettivo di migliorare continuamente la qualità del servizio sanitario.

Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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