Liliana Segre: il fascismo non è mai morto, le sue parole nel programma 'Il cavallo e la torre'

Liliana Segre: il fascismo non è mai morto, le sue parole nel programma ‘Il cavallo e la torre’

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Liliana Segre: il fascismo non è mai morto, le sue parole nel programma 'Il cavallo e la torre' - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Il programma ‘Il cavallo e la torre’, in onda su Rai3, riapre i battenti per la sua terza stagione, introducendo il pubblico a un’intervista significativa con la senatrice a vita Liliana Segre. Intervistata da Marco Damilano alla vigilia del suo 94esimo compleanno, Segre condivide riflessioni profonde sulla memoria storica e sui pericoli di un ritorno a ideologie che mai si sono completamente spente. Il suo intervento offre spunti di riflessione su temi contemporanei come il razzismo, la cittadinanza e l’importanza della Costituzione italiana.

fascismo e memoria: un tema attuale

un’ideologia che non si spegne

Le parole di Liliana Segre, pronunciate durante l’intervista, fanno emergere una visione inquietante: il fascismo, secondo la senatrice, non è mai stato dimenticato e continua a risuonare in certi strati della società. La sua affermazione mette in luce come alcuni sentimenti nostalgici verso il fascismo persistano, rappresentando un campanello d’allarme per la democrazia.

Segre racconta che ci sono individui che non si limitano a esprimere un generico rimpianto per il passato, ma che manifestano attivamente credenze che evocano una certa italianità, utilmente strumentalizzate per giustificare posizioni discriminatori. Tali sentimenti hanno il potere di riemergere sotto forma di frasi fatte e stereotipi, a fronte di una crescente insoddisfazione sociale. La senatrice critica duramente questi atteggiamenti, etichettandoli come detti “sciocchi” e sottolineando l’importanza di non permettere che la storia si ripeta.

l’importanza della scuola per la cittadinanza

Durante l’intervista, Segre affronta anche il tema dello ius scholae, esprimendo un netto consenso per l’idea di conferire la cittadinanza attraverso la scuola. Per la senatrice, l’educazione è un potente strumento di inclusione e di integrazione. Ricorda come, nel suo passato, la scuola fosse un luogo di esclusione per molti bambini come lei a causa delle leggi razziali del 1938.

Le sue parole trasmettono una forte emozione quando racconta le esperienze della sua infanzia a Milano, un tempo in cui la scuola pubblica le era stata negata. Questo ricordo la motiva ancor di più a combattere per i diritti di chi oggi potrebbe trovarsi nella stessa situazione di emarginazione. Per Segre, la possibilità di accedere alla cittadinanza attraverso il sistema educativo rappresenta un passo importante verso un futuro più equo e giusto, dove molti bambini possano sentirsi inclusi e riconosciuti.

la difesa della Costituzione e il premierato

un richiamo all’eredità costituzionale

Liliana Segre, nel corso dell’intervista, non risparmia critiche anche in merito ai tentativi di modifica dell’articolo 3 della Costituzione, che rappresenta un pilastro fondamentale dell’uguaglianza e dei diritti umani nel nostro Paese. La senatrice, definendosi “innamorata” di questa parte della Carta Costituzionale, evidenzia il rischio che si corre nel voler alterare norme che proteggono l’etica e i valori su cui si fonda la Repubblica.

Segre ricorda l’importanza della Resistenza e dei principi che sono stati faticosamente conquistati durante quel periodo oscuro della storia italiana. Per lei, mettere in discussione tali principi significa compromettere il lavoro dei padri costituenti che hanno dedicato le loro vite a creare una società libera e giusta. Con toni decisi, la senatrice afferma il suo impegno nel difendere questi valori, minacciati da visioni che potrebbero condurre verso un centralismo eccessivo.

una voce di resistenza

Segre conclude il suo intervento ribadendo con fermezza la sua posizione contro il premierato, una forma di governo che potrebbe, a suo avviso, indebolire il sistema democratico italiano. La sua testimonianza serve da monito, incoraggiando a riflettere sull’importanza di preservare l’integrità delle istituzioni e dei diritti civili. Le sue parole fanno eco a una battaglia più ampia per la libertà e la giustizia, elementi essenziali per la convivenza civile e la salvezza della democrazia in Italia.

La presenza e le parole di Liliana Segre nel programma ‘Il cavallo e la torre’ non solo arricchiscono il dibattito sui temi attuali, ma fungono anche da testimonianza diretta di una storia che non deve essere dimenticata, invitando tutti a prendere parte attiva nella difesa dei valori democratici e dei diritti umani.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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