Liliana Segre, testimone vivente della Shoah e attiva sostenitrice della memoria storica, sarà protagonista di una cerimonia significativa lunedì prossimo. Alle 17:30, presso il cinema Anteo, Segre riceverà la tessera d’onore dall’Associazione nazionale ex internati . Questo riconoscimento rappresenta non solo un omaggio alla sua vita e al suo impegno, ma anche un tributo a sua moglie, Alfredo Belli Paci, il quale subì le prigioni naziste in Germania per aver rifiutato di combattere nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana. Quello di Saranno una giornata memorabile, che rievoca non solo la liberazione dall’oppressione nazifascista, ma anche una liberazione personale per la famiglia Segre-Belli Paci.
Una data da ricordare: 80 anni dalla liberazione
La cerimonia di lunedì si svolge in un momento simbolico, a ottant’anni dalla liberazione dal regime nazifascista. Il 1 maggio 1945, Liliana Segre fu liberata mentre si trovava in una colonna di prigioniere provenienti dal campo di Malchow, un’esperienza che ha segnato la sua vita per sempre. Al contrario, suo marito, Alfredo Belli Paci, venne liberato una decina di giorni prima, il 17 aprile, dal campo di Soltau. Questi eventi, oltre a rappresentare un fondamento della memoria storica, sono un tributo alla resilienza e alla forza di tutte le vittime della Shoah. La storia di Liliana Segre è una narrazione di sopravvivenza e resistenza che continua a istruire le generazioni attuali e future.
Gli interventi di rilievo nella cerimonia
Alla cerimonia parteciperanno diverse figure di spicco, tra cui Luca Bottura, che porterà la sua testimonianza personale visitando la memoria del padre, anch’egli internato nei campi di concentramento. La presidente di Anei, Anna Maria Sambuco, avrà l’onore di conferire a Segre la tessera d’onore. Dopo i discorsi, la senatrice sarà intervistata dal giornalista Marco Brando, attuale presidente di Anei Milano. Momenti di dialogo che permetteranno di riflettere non solo sul passato, ma anche sul presente e sul futuro della memoria storica.
La testimonianza in prima persona al Memoriale della Shoah
Il giorno seguente, martedì, Liliana Segre parteciperà a un incontro presso il Memoriale della Shoah, dove si discuterà del ruolo della Guardia di Finanza nella Liberazione. Questa apparizione sottolinea l’importanza della memoria come legame tra storia e identità collettiva. In un’epoca in cui le testimonianze dirette di quelle atrocità stanno progressivamente svanendo, l’impegno di Segre e di altri testimoni diventa sempre più rilevante. La presenza della senatrice al Memoriale rappresenta un atteso richiamo all’importanza di preservare le storie di chi ha vissuto l’orrore della guerra e della persecuzione.
Un legame familiare e un impegno collettivo
È interessante notare che Luciano Belli Paci, figlio della senatrice e vicepresidente di Anei, ha scoperto solo di recente l’organizzazione e l’evento di commemorazione in corso. Un tema familiare che si intreccia profondamente con la storia collettiva, e che rende ancora più significativo il riconoscimento ricevuto dalla Segre. La cerimonia non è solo un momento di celebrazione personale, ma un richiamo all’unità e alla consapevolezza storica condivisa.
La vita e il lavoro di Liliana Segre rappresentano un patrimonio prezioso, un monito per non dimenticare e per continuare a combattere contro l’oblio.