Lily Collins, nota per il suo ruolo da protagonista nella serie ‘Emily in Paris‘, ha recentemente visitato Roma in occasione della premiere della seconda parte della quarta stagione, disponibile su Netflix dal 12 settembre. La città eterna è diventata un luogo centrale nella narrazione di queste nuove avventure. Con dichiarazioni appassionate, l’attrice ha condiviso il suo amore per Roma e le influenze cinematografiche che hanno ispirato i nuovi episodi.
la passione di Lily Collins per Roma e COPENAGHEN
Durante la sua visita a Roma, Lily Collins non ha esitato a esprimere la sua ammirazione per la capitale italiana. “Amo tantissimo Roma e amo visitarla”, ha dichiarato, rivelando però di avere un debole anche per COPENAGHEN, dove ha trovato un’altra dimensione della bellezza urbana. La sua relazione con Roma è intima: “Non so se vivrei a Roma, ma ci passo molto tempo, quindi spero che la quinta stagione si farà così avrò l’occasione di tornare a girare ancora in Italia”, confessa.
Queste parole riflettono non solo la sua affezione verso la città, ma anche quanto essa riesca a creare un legame forte con l’artista, rendendola quasi un luogo di appartenenza. Sempre attenta ai dettagli, Collins considera Roma come una tappa fondamentale per la sua crescita artistica, dove la storia e la cultura contribuiscono a ispirare e arricchire il suo lavoro.
l’eleganza di Roma nei nuovi episodi
Nei nuovi episodi che stanno per debuttare, la serie trae ispirazione da iconici film come ‘Sciarada‘ e ‘Vacanze romane‘, entrambi con Audrey Hepburn come protagonista. Collins ha spiegato come questi film abbiano influenzato la rappresentazione di Emily mentre esplora la città. “Ci siamo ispirati molto a queste opere, nell’eleganza e nella grazia, ma anche nell’eccitazione di scoprire Roma attraverso gli occhi di Emily”, afferma.
L’attrice sottolinea l’importanza del tributo a queste storie classiche, cercando di catturare la magia di Roma con una nuova visione contemporanea. Il parallelismo tra il personaggio di Emily e Audrey Hepburn non è solo una questione di stile, ma anche di profondità emotiva e di scoperta.
culture a confronto: parigi vs roma
In merito a un quesito intrigante durante l’intervista, Collins è stata chiamata a confrontare il romanticismo dei parigini con quello dei romani. La risposta dell’attrice è stata chiara e diplomatica: “Con ‘Emily in Paris’ mostriamo come entrambe le culture abbiano modi diversi in amore”. La sua riflessione personale si basa su come il suo marito, che non appartiene né alla cultura francese né a quella italiana, esprima il suo amore in modo unico. Questo mette in evidenza come l’amore possa avere forme diverse, a prescindere dai contesti culturali.
amore e vulnerabilità: un viaggio per emily
La serie continua a seguire le avventure di Emily, che sta osservando nuovi tipi di amore e relazioni significative. L’amicizia con Mindy, le complicate dinamiche con Alfie e Gabriel, e una nuova connessione con Marcello, interpretato da Eugenio Franceschini, arricchiranno la trama con esperienze diverse. Collins enfatizza come ogni interazione contribuisca a far crescere il suo personaggio. “Penso che ogni esperienza e cultura le porti qualcosa di diverso”, ha affermato.
In questa quarta stagione, Emily affronta anche la vulnerabilità, affrontando temi di amore verso se stessa e la carriera. Collins evidenzia che la serie non ha nulla di negativo nel mostrare l’amore femminile e l’autoconsapevolezza. “Questa serie racconta l’amore delle donne verso se stesse e il proprio lavoro”, ribadisce.
Nello sviluppo del personaggio di Emily, si nota la presenza di due archetipi che stanno definendo il suo percorso: da una parte la ‘demure’, che rappresenta la riservatezza e la grazia, dall’altra la ‘brat’, sinonimo di una certa spavalderia. Collins si identifica in un approccio ‘mindful’, dove l’attenta riflessione è predominante, ma non si nega la libertà di esprimere anche la sua parte più audace e impertinente.