Alessandro Giuffrè, Country Manager Italia di Limehome, incontra i giornalisti in un elegante spazio di co-working a Milano. Questo incontro riflette l’evoluzione dell’ospitalità nell’era contemporanea, con il gruppo tedesco Limehome che sta guadagnando terreno nel mercato italiano. Famosa per la sua crescita veloce e sostenibile, l’azienda ha scelto di non investire in un ufficio fisso tradizionale. “La scelta di non avere una sede fissa ci permette di adattarci velocemente ai cambiamenti e alla crescita continua della nostra squadra,” spiega Giuffrè. La flessibilità è diventata un punto cruciale per il loro modello di business.
Crescita e strategia di espansione
Fondato nel 2019, Limehome ha iniziato la sua avventura in Italia un anno fa e ora conta ben 8.000 chiavi nel suo portafoglio. Di queste, circa 4.000 sono operative, mentre altrettante sono già contrattualizzate e attese in apertura. Il gruppo ha attualmente sei strutture attive a Milano, Roma, Lecce e Verona, che ospitano complessivamente circa 70 chiavi, alle quali si aggiungeranno altre 300 unità abitative nel triennio 2025-2028. Questi sviluppi si concentrano prevalentemente nei centri urbani e nelle destinazioni secondarie, evidenziando una strategia asset-light che evita investimenti diretti, preferendo collaborare con proprietari di immobili.
Giuffrè menciona che “la nostra metodologia di lavoro ci permette di concentrarci solo su strutture cielo-terra o mixed-use, che sono situate in zone centrali o semi-centrali.” Questo approccio non solo facilita la presenza del marchio nelle aree strategiche, ma apre anche a partnership con attività locali, preservando l’economia del vicinato.
Innovazione e tecnologia nell’ospitalità
Uno degli elementi distintivi di Limehome è l’uso della tecnologia per ottimizzare l’esperienza dell’ospite. Giuffrè sottolinea come, attualmente, l’83% dei clienti interagisca con la piattaforma tramite modalità digitali, senza necessità di contatto umano. Questo approccio digitale permette una gestione dei costi più efficiente e una maggiore flessibilità nel pricing. L’azienda utilizza sistemi di revenue management basati sull’intelligenza artificiale, che consentono di adeguare le tariffe in tempo reale a seconda della domanda.
Il team di Limehome si è prefissato obiettivi ambiziosi: “Abbiamo l’intento di combinare la versatilità di Airbnb con l’affidabilità e la coerenza dei marchi alberghieri tradizionali,” afferma Giuffrè. Questa visione viene supportata da un’organizzazione interna che impiega personale per garantire la soddisfazione degli ospiti pur mantenendo un elevato uso di tecnologie.
Valore offerto e partnership locali
Un’altra caratteristica che Limehome promuove è il valore che offre alle proprietà. All’interno della sua strategia commerciale, la società propone ai proprietari net yield che variano tra il 6% e il 6,5%. Questo modello di business non solo attira investimenti, ma consente anche di beneficiare di immobili a lungo termine e di stabilire relazioni durevoli con i proprietari.
Inoltre, Giuffrè menziona l’importanza delle partnership locali. “Siamo desiderosi di collaborare con attività di ristorazione e commercio per stimolare l’economia locale. Abbiamo un forte interesse nel sostenere le piccole aziende e i talenti emergenti,” conclude il manager. Limehome si propone di essere parte integrante delle comunità in cui opera, offrendo oltre un semplice soggiorno, ma un’esperienza culturalmente immersiva.
Questa combinazione di tecnologia, flessibilità e un forte impegno verso le comunità locali rende Limehome un attore interessante nel panorama dell’ospitalità contemporanea in Italia.
Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Sofia Greco