L'impatto del covid-19 sulle competenze digitali degli anziani: nuove sfide e adattamenti

L’impatto del covid-19 sulle competenze digitali degli anziani: nuove sfide e adattamenti

Uno studio sull’impatto del Covid-19 rivela come le abilità digitali degli anziani siano cambiate, evidenziando tre categorie di utenti e la necessità di programmi per favorire l’inclusione tecnologica.
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L'impatto del covid-19 sulle competenze digitali degli anziani: nuove sfide e adattamenti - Gaeta.it

L’epidemia di Covid-19 ha modificato diverse abitudini quotidiane, specialmente per la popolazione anziana. Un recente studio ha rivelato che molti tra i 65 e gli 80 anni hanno migliorato le loro abilità digitali durante il periodo di isolamento, continuando a utilizzare questi servizi anche dopo la crisi. Tuttavia, non tutti hanno affrontato la trasformazione con la stessa intensità, evidenziando una netta differenziazione nell’approccio alla digitalizzazione.

La ricerca ILQA-19: un’analisi approfondita

Il progetto ILQA-19, intitolato “The Longitudinal Study on Older People’s Quality of Life During the Covid-19 Pandemic“, si propone di esaminare l’impatto dell’emergenza sanitaria sulla vita quotidiana degli anziani. Questa indagine ha come obiettivo principale l’analisi dell’utilizzo delle risorse digitali tra le persone di età avanzata, con un focus sulle modifiche comportamentali avvenute durante e dopo la pandemia. Sostenuto dalla Fondazione Cariplo e condotto dall’Università Milano Bicocca, il progetto ha coinvolto anche ricercatori dell’Università Cattolica, come Simone Carlo, Sara Nanetti e Francesco Diodati.

Il lavoro è iniziato nel maggio 2020 attraverso interviste a un campione rappresentativo di 40 anziani residenti in dieci borghi della provincia di Lodi. Quest’area è stata particolarmente toccata dall’emergenza sanitaria nei primi mesi del 2020 e, pertanto, si è rivelata un contesto ideale per analizzare come le difficoltà siano state affrontate dalla popolazione anziana. Le indagini sono andate avanti per diversi anni, permettendo di osservare l’evoluzione delle competenze digitali e delle preferenze nell’uso di varie tecnologie.

Tipologie di anziani e loro interazioni con il digitale

Dallo studio sono emerse tre distintive categorie di anziani in relazione alla loro interazione con il mondo digitale. La prima categoria comprende gli “anziani digitali rinforzati“, utenti già abituati a utilizzare strumenti tecnologici prima dell’emergenza. A queste persone sono state conferite ulteriori competenze, che hanno portato a un uso intensificato delle risorse digitali durante e dopo la pandemia. Si tratta di soggetti che, consapevoli delle potenzialità offerte dalla rete, hanno saputo adattarsi rapidamente alle sfide, rendendo l’esperienza online una parte integrante della loro vita.

Il secondo gruppo è rappresentato dagli “anziani digitali resilienti“. Questi individui hanno iniziato a sviluppare nuove competenze digitali durante il periodo critico. Dopo alcune incertezze iniziali, sono riusciti a mantenere attivi alcuni servizi digitali, come videochiamate e acquisti online, abbandonando invece altri. Si può constatare come questa categoria rappresenti un ponte tra chi è completamente avverso alla tecnologia e chi la utilizza con disinvoltura.

Infine, ci sono gli “anziani digitali resistenti“, una fascia di popolazione che continua a rimanere distaccata dalle tecnologie, nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia. Questi individui hanno trovato conforto nel poter contare su reti familiari strette, optando per il supporto diretto piuttosto che per quello digitale. Rimanere estranei al mondo delle tecnologie è diventato un modo per preservare la propria routine e le proprie interazioni sociali.

Implicazioni per il futuro: verso una maggiore inclusione digitale

L’analisi dei risultati dello studio ILQA-19 offre spunti interessanti su come può evolvere la vita sociale e digitale degli anziani. È chiaro che la pandemia ha svolto un ruolo chiave nell’accelerare processi di apprendimento e adattamento. Le differenze emerse tra le varie categorie di anziani pongono domande importanti su come facilitare l’accesso alla tecnologia per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Programmi formativi mirati e iniziative di sensibilizzazione potrebbero rivelarsi fondamentali per colmare il divario digitale. A questo proposito, le istituzioni e le organizzazioni locali sono chiamate a implementare strategie efficaci che incoraggino l’inclusione tecnologica, rendendo la digitalizzazione un obiettivo accessibile e sostenibile anche per gli anziani meno inclini ad adottare nuove tecnologie.

Analizzare e comprendere i mutamenti nell’uso delle risorse digitali rappresenta una sfida stimolante ma necessaria per promuovere una società più equa e inclusiva.

Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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