Gestire l’acqua, un elemento essenziale della nostra vita quotidiana, ha un impatto ambientale spesso trascurato. L’energia necessaria per trattare e distribuire l’acqua contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra. In particolare, diverse nazioni registrano che il settore idrico pesa per circa il 5% delle emissioni totali. Tuttavia, in Bulgaria, l’impianto idrico di Kubratovo si distingue come un faro di eccellenza e sostenibilità, proponendo un modello innovativo per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero nel settore.
Il contesto globale delle emissioni idriche
Impatto ambientale del settore idrico
Quando si parla di emissioni di gas serra, l’acqua e le sue modalità di gestione sono aspetti spesso sottovalutati. L’energia necessaria per pompare e trattare l’acqua ha un’impronta ecologica significativa. Vari studi internazionali mostrano che le operazioni di fornitura e trattamento dell’acqua contribuiscono a una parte notevole delle emissioni globali, confrontabili con settori tradizionali come quello dell’aviazione.
Molti paesi, a causa della crescente domanda di acqua e dell’inquinamento, si trovano a fronteggiare sfide enormi. La gestione inefficace delle risorse idriche non solo impatta sull’ambiente, ma ha anche ripercussioni economiche e sociali. La ricerca di soluzioni sostenibili in questo ambito è, dunque, diventata una necessità urgente, complice anche gli impegni delle nazioni a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra nell’ottica dell’Accordo di Parigi.
L’innovativo impianto di Kubratovo
Funzionamento e benefici dell’impianto
Nella capitale bulgara, Sofia, si trova l’impianto di trattamento delle acque reflue di Kubratovo, gestito dalla società Sofiyska Voda, parte del gruppo Veolia. Questo impianto è stato progettato per garantire un utilizzo efficiente delle risorse energetiche. Le acque reflue convogliate qui vengono trattate in modo tale da essere restituite al fiume in condizioni di pulizia ottimale. Durante il processo di trattamento, viene generato biogas, che viene poi convertito in elettricità e calore.
Il direttore tecnico di Veolia Bulgaria, Stanislav Stanev, sottolinea l’importanza di questo processo: “Produciamo biogas che viene trasformato in energia elettrica e termica. L’elettricità è sufficiente a soddisfare le necessità operative dell’impianto.” Quotidianamente, Kubratovo genera circa 24.000 megawattora di energia, sufficiente per supportare più di 2.300 abitazioni. Un aspetto distintivo di quest’impianto è l’efficienza dei digestori, che garantiscono la produzione di biogas oltre il 100% del fabbisogno energetico, con conseguenti riduzioni sostanziali delle emissioni di CO2.
La strada verso le emissioni zero
Cattura e utilizzo dei gas serra
In aggiunta alle emissioni di CO2, il processo di trattamento delle acque reflue produce anche altri gas serra, come il metano. Implementando un sistema di cogenerazione, l’impianto di Kubratovo cattura e utilizza questi gas, prevenendo il loro rilascio nell’atmosfera. Questo approccio rappresenta una delle chiavi per un futuro sostenibile nel settore idrico.
Diana Ürge-Vorsatz, vicepresidentessa dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, afferma che raggiungere zero emissioni nette non è solo possibile, ma pratico nel contesto della gestione delle risorse idriche. “Abbiamo l’opportunità di usare l’acqua in maniera più efficiente e di riutilizzare i gas attualmente considerati dannosi,” spiega. La sinergia di queste misure, specialmente se combinate con fonti di energia rinnovabile, potrebbe portare a risultati significativi nell’ambito della sostenibilità ambientale.
Piani futuri per Kubratovo
Un impegno per la sostenibilità
L’impianto di Kubratovo ha già ottenuto la certificazione Gold Standard per l’ottimizzazione delle sue emissioni, ma il suo impegno verso la sostenibilità non si ferma qui. I progettisti sono attualmente in fase di sviluppo di un nuovo impianto, previsto per aumentare la produzione di biogas del 10-15%. Stanislav Stanev ha rivelato anche la pianificazione di installare pannelli fotovoltaici, per integrare al meglio le fonti di energia rinnovabili nelle attività dell’impianto.
Questo esempio di eccellenza nel trattamento dell’acqua non solo contribuisce a migliorare la situazione ambientale in Bulgaria, ma rappresenta anche un modello per altre nazioni. L’intento di Veolia è di incoraggiare altri impianti a seguire l’esempio di Kubratovo. La sfida della gestione idrica sostenibile è una responsabilità condivisa, e Kubratovo sta guidando il cammino per una gestione consapevole e efficiente delle risorse idriche.
L’iniziativa Water Wise dell’Unione Europea
Sensibilizzazione sulla gestione dell’acqua
In parallelismo con le buone pratiche illustrate dall’impianto di Kubratovo, l’Unione Europea ha lanciato la campagna Water Wise per promuovere una gestione sostenibile delle risorse idriche. Attraverso la collaborazione con media e istituzioni, l’UE desidera sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di conservare e proteggere le risorse idriche.
La campagna si propone di affrontare diverse problematiche di sostenibilità legate all’acqua, evidenziando come una gestione attenta possa contribuire alla salvaguardia degli ecosistemi naturali. In questo contesto, la serie Water Matters di Euronews mira a ispirare cittadini e comunità a utilizzare l’acqua in modo più responsabile, entrando attivamente nel ciclo di tutela delle risorse idriche.
L’innovativo approccio del Kubratovo dimostra che è possibile realizzare un sistema idrico che non solo rispetti l’ambiente, ma che possa persino restaurarlo, indicando una via utile e necessaria per il futuro nel campo della gestione delle risorse idriche.