L'importanza del self care: come prendersi cura della propria salute e sostenere il sistema sanitario

L’importanza del self care: come prendersi cura della propria salute e sostenere il sistema sanitario

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L'importanza del self care: come prendersi cura della propria salute e sostenere il sistema sanitario - Gaeta.it

Il concetto di self care sta guadagnando progressivamente una rilevanza fondamentale nella gestione della salute pubblica. Questa pratica non solo trae vantaggio dalle competenze dei singoli cittadini, ma si traduce anche in significativi benefici per il Servizio sanitario nazionale e per l’economia comunitaria. In occasione dell’International Self-Care Day, figure come Ivo Tarantino, responsabile Affari istituzionali di Haleon, sottolineano quanto sia vitale che ogni individuo si prenda cura della propria salute. Questo articolo esplorerà i benefici del self care e la sua implementazione, evidenziando l’importanza dell’educazione sanitaria e del ruolo del farmacista.

I benefici del self care per i cittadini e il sistema sanitario

Risparmi economici e gestione autonoma della salute

La gestione autonoma dei disturbi minori ha un impatto economico considerevole. Secondo le stime fornite da Aesgp, l’Associazione europea per il self care, ogni anno in Italia si registrano ben 137 milioni di disturbi minori, con un risparmio di circa 5 miliardi di euro derivante dall’eccesso di visite mediche evitate. Questo scenario non solo allevia il peso sul già ingolfato sistema sanitario, ma consente ai cittadini di affrontare i piccoli problemi di salute in modo tempestivo ed efficace.

Grazie al self care, i cittadini possono accedere rapidamente a farmaci e consigli presso la propria farmacia locale, senza dover necessariamente ricorrere a visite specialistiche. Questo approccio riduce momenti di assenza dal lavoro e previene aggravamenti delle condizioni di salute, evitando l’uso di cure più costose e complessi interventi successivi.

Consapevolezza e formazione per l’autogestione della salute

Tuttavia, nonostante l’interesse manifestato da parte della popolazione, emerge una evidente mancanza di competenze in ambito sanitario. Un’indagine presentata da Haleon nel 2023 dimostra che l’80% dei cittadini dell’Unione Europea desidera prendersi cura della propria salute, ma solo il 20% si sente equipaggiato per farlo. È cruciale quindi investire in progetti di alfabetizzazione sanitaria, che forniscano ai cittadini le conoscenze necessarie per autogestire la propria salute.

La formazione potrebbe includere informazioni su stili di vita sani, alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e gestione di situazioni di salute comuni. A tal proposito, il farmacista gioca un ruolo essenziale nel fornire supporto e consulenza, diventando un punto di riferimento prezioso e accessibile per la comunità.

Il ruolo fondamentale delle farmacie nel sistema di self care

Accesso facile ai farmaci e supporto professionale

In Europa, ci sono circa 160mila farmacie facilmente raggiungibili, con il 58% della popolazione che può accedervi in soli cinque minuti. Questa capillare presenza rende le farmacie un punto d’accesso strategico alla salute. La loro disponibilità 24 ore su 24 consente ai cittadini di ricevere assistenza immediata, contribuendo non solo a risolvere piccoli disturbi, ma anche a promuovere la prevenzione.

Le farmacie, quindi, non sono semplici punti di vendita di farmaci, ma veri e propri centri di educazione e consulenza sanitaria. Sono essenziali per garantire che le scelte sanitarie dei cittadini siano informate e sostenibili, contribuendo a una salute collettiva più robusta e informata.

Il potenziamento del ruolo delle farmacie post-Covid

Dopo la pandemia da Covid-19, il ruolo delle farmacie ha acquisito maggiore centralità nel sistema sanitario italiano. L’emergenza ha evidenziato l’importanza di avere presidi sanitari accessibili, capaci di sostenere le necessità della popolazione. È fondamentale ora sistematizzare questo ruolo, rendendo le farmacie un punto di accesso ai servizi di salute, ai consigli e alla distribuzione di prodotti farmaceutici.

Per massimizzare questo potenziale, occorre concentrare sforzi per formare il personale e dedicare risorse all’ampliamento dei servizi offerti dalle farmacie. In questo modo, i cittadini possono essere meglio equipaggiati per prendersi cura della propria salute e per affrontare in modo proattivo le piccole e medie problematiche.

La necessità di un futuro orientato alla prevenzione e formazione

Prospettive per il Piano nazionale della prevenzione

Il 2025 rappresenterà un anno cruciale per la salute pubblica, con la necessità di rinnovare il Piano nazionale della prevenzione. L’ultima revisione risale al 2020 e, a seguito degli insegnamenti tratti dalla pandemia, sarà fondamentale ripensare e migliorare il nostro approccio alla salute.

Tarantino evidenzia che il Covid-19 ha reso visibile quanto sia cruciale investire nella prevenzione, nella salute a livello territoriale e nel riconoscimento del ruolo dei farmacisti come primi presidi sanitari. Adottare misure che supportino e valorizzino il self care permetterà di costruire un sistema sanitario più resistente e preparato alle sfide future.

La richiesta di un approccio collaborativo

Concludendo, il rafforzamento del self care e la valorizzazione del supporto fornito dalle farmacie richiede un impegno collettivo. È essenziale aumentare il dialogo con le istituzioni e promuovere confronto e cooperazione con tutti gli attori coinvolti. Solo così sarà possibile attuare politiche che riconoscano e integrino il self care come una risorsa fondamentale per il benessere collettivo, a beneficio di tutti i cittadini e dell’intero sistema sanitario nazionale.

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