L'importanza della filiera olivicola in Italia: dati e sviluppi del settore

L’importanza della filiera olivicola in Italia: dati e sviluppi del settore

L’industria olivicola italiana, nonostante una flessione nella produzione, rimane cruciale per l’economia e la cultura del Paese, con progetti futuri che integrano tradizione e turismo per valorizzare le risorse locali.
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L'importanza della filiera olivicola in Italia: dati e sviluppi del settore - Gaeta.it

L’industria olivicola italiana è un valore inestimabile, essenziale per l’economia, la cultura e la storia del Paese. Nonostante una lieve flessione nella produzione di quest’anno, il settore continua a mantenere una posizione rilevante a livello nazionale e internazionale. Giorgio Mencaroni, presidente del Comitato di Coordinamento dell’Ercole Olivario e della Camera di Commercio dell’Umbria, ha evidenziato durante la presentazione a Roma dell’importante concorso dedicato all’olio, come il comparto resti una risorsa fondamentale.

La dimensione del settore olivicolo in Italia

Attualmente, il panorama olivicolo italiano conta un totale di 619.000 aziende agricole e 4.327 frantoi operativi, che si estendono su ben 1,14 milioni di ettari. Questo vasto territorio ospita una significativa porzione dedicata all’agricoltura biologica, con circa 272.000 ettari che seguono pratiche ecologiche. Tuttavia, l’Italia è scesa al quinto posto nella classifica mondiale dei produttori di olio d’oliva, un cambiamento che riflette il calo della produzione, in particolare nelle regioni del Sud Italia. Le sfide climatiche e l’andamento degli eventi stagionali hanno avuto un impatto diretto sulla produzione, mettendo sotto pressione gli agricoltori e le aziende del settore.

Nonostante queste difficoltà, l’olivicoltura riveste un ruolo cruciale per l’economia del Paese, contribuendo non solo in termini finanziari ma anche come patrimonio culturale. L’olio d’oliva è non solo un prodotto alimentare, ma un simbolo dell’identità italiana, strettamente legato alle tradizioni e alla cultura locale.

Un settore riconosciuto a livello nazionale e internazionale

Il comparto olivicolo-oleario si distingue per la presenza di 50 indicazioni protette, tra cui 42 Denominazioni di Origine Protetta e 8 Indicazioni Geografiche Protette , che attestano l’alta qualità e l’autenticità dei prodotti provenienti dalle diverse regioni italiane. Queste certificazioni non solo aumentano la visibilità e la reputazione dell’olio italiano a livello globale, ma creano anche opportunità di connessione con il patrimonio storico, artistico, produttivo e turistico delle aree di produzione.

Mencaroni ha sottolineato l’importanza di questi legami, definendo il settore olivicolo come un elemento identitario che rappresenta non solo la qualità delle produzioni locali, ma che aiuta anche a raccontare storie legate alle tradizioni e alle pratiche agricole di ciascuna regione. Questo approccio integrato potenzia il turismo locale e valorizza i prodotti tipici, contribuendo a preservare l’eredità culturale dell’Italia.

Progetti futuri e collaborazioni nel settore

Mencaroni ha delineato la visione del progetto Ercole Olivario, che mira a creare un’iniziativa di sistema con forte impatto promozionale. Questa iniziativa si propone di unire cultura, tradizione e le eccellenze olivicole locali, instaurando un modello che non solo promuove l’olio d’oliva, ma lo integra con il turismo. La sinergia tra il settore olivicolo e quello turistico rappresenta un’opportunità notevole per lo sviluppo economico, generando nuove opportunità lavorative e arricchendo il territorio.

Il progetto Ercole Olivario, attraverso queste iniziative, ha l’obiettivo di dare una spinta decisiva al settore, favorendo la valorizzazione delle risorse locali e creando un dinamico ambiente di collaborazione tra le aziende agricole e il mondo del turismo. Con un approccio orientato al futuro, l’industria olivicolo-olearia punta a rispondere alle sfide attuali, rafforzando il suo ruolo nell’economia italiana e nel contesto internazionale.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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