Negli ultimi cinquant’anni, la figura dell’andrologo è diventata cruciale per la salute maschile, specialmente in Italia, dove ha sostituito la funzione preventiva della visita di leva, interrotta nel 2004. Con la SIA, la Società Italiana di Andrologia, che compie quasi 50 anni dalla sua fondazione a Pisa, il convegno “S3 Salute Sessuale SIA” si terrà a Milano il 12 e 13 dicembre presso Palazzo Pirelli. Questo evento segna un momento importante per analizzare i progressi fatti e le sfide future in ambito andrologico, rivolgendosi a tutti i gruppi di età .
Iniziative della SIA per la salute maschile
La SIA ha promosso, nel tempo, diverse campagne e iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla salute maschile. Tra queste spicca la Settimana di Prevenzione Andrologica, avviata nel 1999. Questa tornata ha offerto a migliaia di uomini accesso a visite gratuite, fornendo al contempo alla Sanità nazionale dati significativi per ricerche epidemiologiche. Con la partecipazione di oltre 265 strutture sanitarie, pubbliche e private, il progetto ha segnato un passo decisivo nella sensibilizzazione sulla salute andrologica. I risultati sono stati sorprendenti: il 62% dei partecipanti ha dichiarato di aver effettuato la prima visita andrologica, mentre nel 29% dei casi sono state riscontrate patologie andrologiche. Questi risultati hanno evidenziato l’urgenza di un’azione preventiva continuativa e sono serviti a far crescere la consapevolezza sui rischi associati alla salute maschile.
Politiche di salute andrologica
Nel 2014, la SIA ha avviato un’azione volta alla creazione di una legge regionale sulla prevenzione andrologica. Questo sforzo ha portato alla formulazione della Legge n. 25, approvata il 25 novembre 2019 in Regione Lazio. La legge ha come obiettivo principale la tutela della salute sessuale e della fertilità maschile. Essa stabilisce l’importanza di conoscere le patologie uro-andrologiche e il loro impatto in vari ambiti, tra cui quello sanitario e sociale. Grazie a questa normativa, è possibile istituire strutture specializzate in grado di offrire esami per centinaia di migliaia di ragazzi. Questo segna un passo significativo verso una maggiore attenzione alla salute maschile nel sistema sanitario.
Nuove campagne di sensibilizzazione
Più recentemente, la SIA ha lanciato la campagna biennale #e-SIA-prevenzione, rivolta principalmente ai ragazzi tra i 16 e i 35 anni. Questa iniziativa, nata in collaborazione con enti militari e accademici, cerca di sensibilizzare sui temi della salute sessuale attraverso canali digitali e social media. L’intento è chiaro: promuovere una nuova cultura in cui la salute maschile non sia più un tabù. Secondo i dati emersi grazie a un sondaggio condotto con l’Università Iulm di Milano, il 73% dei giovani non ha mai effettuato una visita andrologica, spesso ottenendo informazioni online. Questo porta a una serie di problematiche legate a fonti inesatte e a una scarsa conoscenza di patologie significative.
Le sfide attuali dell’andrologia
La crescente diffusione di informazioni in rete ha creato nuove sfide per l’andrologia. L’uso di motori di ricerca e piattaforme social ha portato a una facilità di accesso alle informazioni, ma ha anche generato fenomeni come la ‘cybercondria‘, dove gli utenti cercano risposte a problemi di salute online. L’espressione ‘Dr. Google’ è diventata comune, complicando di fatto il rapporto tra medico e paziente. Gli specialisti devono ora non solo fornire informazioni corrette ma anche guidare i pazienti verso l’uso di fonti affidabili. La SIA lavora per educare i giovani ad un approccio sano e critico verso le informazioni riguardanti la salute, promuovendo un futuro in cui la tecnologia e l’interazione diretta con i professionisti della salute possano essere integrate in modo vantaggioso per il paziente.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Armando Proietti