Nel contesto della sanità moderna, l’attenzione rivolta ai pazienti ambulatoriali ha acquisito un ruolo di crescente importanza. Il dottor Marco Candela, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna presso l’Ospedale di Jesi e del Dipartimento di Medicina all’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, mette in evidenza l’importanza di garantire una dignità paritaria tra pazienti ambulatoriali e ricoverati. Secondo il dottor Candela, è fondamentale sviluppare ambulatori multidisciplinari e multiprofessionali capaci di gestire la varietà delle esigenze assistenziali.
L’approccio multidisciplinare nella medicina interna
Il dottor Candela sottolinea che grazie al lavoro quotidiano dei suoi colleghi, l’unità di Medicina Interna di Jesi ha implementato una serie di ambulatori specializzati, ognuno dedicato a differenti ambiti di interesse. Questo approccio multidisciplinare mira a fornire una gestione sanitaria completa e integrata per ogni tipologia di paziente. Gli ambulatori istituzionali sono progettati per affrontare le varie patologie e contrasti all’interno del campo della medicina interna.
Un esempio pratico è l’attività in ambito ematologico, che si svolge attraverso due ambulatori settimanali. In questi ambulatori, i medici si occupano principalmente di diagnosi, controlli longitudinali e trattamenti di primo livello per patologie croniche che interessano le cellule ematiche e i linfonodi. Particolare attenzione è riservata ai pazienti anziani, che necessitano di un approccio delicato e personalizzato.
Ambulatori specifici per esigenze particolari
Tra i punti focali della Medicina Interna di Jesi c’è l’Ambulatorio Dislipidemie, attivato in risposta al legame ben documentato tra le malattie cardiovascolari e le alterazioni del metabolismo lipidico. Questo ambulatorio consente un monitoraggio attento e un intervento tempestivo per prevenire complicazioni gravi. Negli ultimi anni, è attivo anche un Ambulatorio di Medicina Vascolare, dedicato alle indagini ecodoppler, che svolge un ruolo cruciale nella diagnosi delle patologie cardiovascolari.
In ambito scompenso cardiaco, il dottor Candela menziona un ambulatorio appositamente dedicato, attivo in collaborazione con l’Unità Operativa di Cardiologia locale. Studi recenti dimostrano chiaramente come una gestione ambulatoriale più attenta possa ridurre le riacutizzazioni e il bisogno di ricovero, offrendo così un’alternativa valida al trattamento tradizionale in ospedale.
Innovazioni e ambulatori unici nel territorio marchigiano
Una delle innovazioni di punta è l’Ambulatorio di Riconciliazione Farmacologica, il primo del suo genere nelle Marche. Questa iniziativa nasce dalla necessità di affrontare la crescente complessità delle terapie farmacologiche, specialmente nei pazienti anziani con polipatologie. L’iperprescrizione di farmaci può portare a interazioni avverse e a effetti collaterali significativi, e la creazione di questo ambulatorio mira a ottimizzare le prescrizioni per migliorare la salute del paziente.
Un altro ambulatorio di rilievo riguarda i pazienti affetti da Malattie del Tessuto Connettivo. Questo servizio è frutto di un’importante sinergia tra i professionisti della Medicina Interna e la Clinica Medica di Ancona, riconosciuta come scuola di specializzazione. La formazione condivisa ha permesso di creare un servizio dedicato e specializzato, migliorando significativamente la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti.
Con queste iniziative, l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona continua a dimostrare un impegno costante verso l’ottimizzazione del servizio sanitario, offrendo ai pazienti ambulatoriali un trattamento che non ha nulla da invidiare a quello dei pazienti ricoverati. Il futuro della medicina ambulatoriale sembra collocarsi in un panorama sempre più integrato e attento alle esigenze specifiche di ciascun paziente.