Presentare un libro significa spesso avviare un dialogo profondo su temi di rilievo sociale e culturale. Lo dimostra l’evento tenutosi in Senato per la presentazione di “Storie, ma non tanto” del prof. Domenicangelo Litterio, un’occasione per riflettere sulle terre interne d’Abruzzo e sulle loro potenzialità.
La visibilità delle terre d’Abruzzo
Etelwardo Sigismondi, senatore abruzzese di Fratelli d’Italia e promotore dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza della regione come fulcro di fermento culturale e sociale. “Nel corso di questi due anni in Senato,” ha dichiarato, “ho avuto l’occasione di portare all’attenzione iniziative legate al nostro territorio”. Queste parole evidenziano come eventi come la presentazione di Litterio non siano solo un’opportunità per illustrare un’opera letteraria, ma un mezzo per portare in evidenza le ricchezze dell’Abruzzo.
Le terre d’Abruzzo, definite dal senatore come “terre di mezzo”, sono caratterizzate da una dualità tra passato e futuro. Questi luoghi, spesso lontani dalle luci della ribalta, custodiscono storie uniche. La lettura del libro offre l’opportunità di esplorare una dimensione più profonda della cultura abruzzese, creando un ponte tra la tradizione e le sfide contemporanee. Secondo Sigismondi, la narrazione racchiusa nelle pagine del libro rappresenta un’importante chiave di lettura per comprendere le potenzialità di queste aree, che si trovano a fronteggiare sfide significative come il declino demografico e la scarsità di servizi.
Un confronto sulle sfide delle aree interne
Durante l’evento, il senatore ha insistito sul fatto che il convegno non è soltanto un momento di discussione letteraria, ma anche un’opportunità per analizzare seriamente le condizioni attuali delle aree interne. Questi territori, nonostante le difficoltà, emergono come una risorsa da proteggere e valorizzare. “Il libro – ha spiegato Sigismondi – contribuisce a far emergere l’autenticità e la ricchezza di queste comunità, le quali sono monumenti di cultura e storia, elementi vitali da preservare”.
Uno dei temi centrali dell’incontro è stato anche il riconoscimento da parte del governo Meloni delle problematiche legate a queste zone. Sigismondi ha fatto riferimento all’approvazione, avvenuta nel dicembre del 2024, di un disegno di legge mirato a sostenere le comunità montane. Questo provvedimento si propone di dare un supporto economico e sociale alle località più vulnerabili, un passo significativo verso un futuro di sviluppo sostenibile per l’Abruzzo.
Un futuro da costruire
La valorizzazione delle aree interne non è solo un tema locale ma un’importante questione nazionale. Le sfide, dai dissesti idrogeologici allo spopolamento, sono complesse e richiedono un approccio strategico e coordinato. L’impegno delle istituzioni e l’attenzione politica possono fare la differenza nel trasformare le sfide in opportunità per un rinascimento culturale e sociale.
L’evento di presentazione del libro ha quindi rappresentato un momento cruciale per avviare un dibattito più ampio sulle potenzialità dell’Abruzzo e sul ruolo attivo delle istituzioni nel riconoscere e supportare queste aree. È un invito a tutti a rimanere consci delle risorse e delle sfide che i territori interni affrontano, rendendo omaggio a una cultura che, pur essendo radicata nel passato, guarda con speranza al futuro.