L'industria alimentare italiana si prepara a affrontare nuove sfide e opportunità nel mercato globale

L’industria alimentare italiana si prepara a affrontare nuove sfide e opportunità nel mercato globale

L’industria dolciaria e alimentare italiana si adatta a un mercato competitivo, con aziende come Ambrosoli e Inalpi che mostrano resilienza, mentre il governo intensifica la lotta contro le frodi alimentari.
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L'industria alimentare italiana si prepara a affrontare nuove sfide e opportunità nel mercato globale - Gaeta.it

Il mondo dell’industria dolciaria e alimentare italiana sta vivendo un momento di cambiamenti significativi. Le aziende protagoniste stanno mostrando resilienza e capacità di adattamento in un contesto sempre più competitivo. Tra l’incertezza generale delle politiche commerciali e l’evoluzione delle dinamiche di mercato, le storiche aziende italiane non abbassano la guardia e anzi si preparano a cogliere opportunità, un segno di fiducia che merita attenzione.

Ambrosoli e la fiducia nel mercato americano

Recentemente, Alessandro Ambrosoli, presidente della storica azienda dolciaria, ha rilasciato un’intervista in cui enfatizza l’importanza del mercato statunitense per l’azienda. Con oltre un secolo di esperienza alle spalle, l’azienda è rinomata per l’esportazione di miele e caramelle negli Stati Uniti. Ambrosoli ha esortato a mantenere la calma in vista di possibili nuovi dazi americani, sottolineando che “il mercato americano è grande, stabile e con relazioni consolidate nel tempo”. Questo messaggio rassicurante si basa su decenni di scambi commerciali, avviati negli anni ’60 e consolidati negli ’70.

L’azienda oggi genera tra il 20 e il 25% del suo fatturato grazie al mercato statunitense. Ambrosoli afferma che anche un eventuale aumento dei prezzi non dovrebbe spaventare, poiché “gli americani apprezzano la qualità autentica dei prodotti italiani”. La fiducia mostrata da Ambrosoli mette in luce un legame duraturo con l’America, che potrebbe rivelarsi determinante per il futuro successo dell’azienda nel contesto internazionale.

Inalpi e l’incremento dei ricavi

L’azienda lattiero-casearia Inalpi, situata a Moretta in provincia di Cuneo, ha recentemente celebrato un notevole risultato economico. Nel 2024, ha raggiunto ricavi per 303 milioni di euro, segnando un incremento di 29 milioni rispetto all’anno precedente. Questo risultato è frutto di un aumento nelle vendite, soprattutto per prodotti come burro e panna, oltre a un export cresciuto del 16%.

Inalpi non sta solo raccogliendo i frutti del proprio lavoro, ma punta anche sull’innovazione e sulla sostenibilità. Ha attualmente in cantiere tre brevetti, uno dei quali sviluppa un metodo per recuperare elevate quantità di acqua utilizzata nella produzione. L’azienda si sta posizionando come leader non solo sul piano economico, ma anche su quello sociale, dedicando attenzione alla formazione continua dei dipendenti e alla parità di genere. Entro la fine dell’anno, si attende la certezza sul raggiungimento della certificazione per le pari opportunità.

Lotta contro le frodi alimentari in Italia

Un tema centrale nel panorama normativo italiano è la recente iniziativa del Consiglio dei Ministri contro le frodi nel settore alimentare. Questo provvedimento introduce nuove fattispecie di reato, quali l’agropirateria e l’uso di segni mendaci nella commercializzazione dei prodotti. Firmato dai ministri Luigi Chiarello ed Ermanno Comegna, il disegno di legge prevede sanzioni più severe per le violazioni legate alla contraffazione di prodotti e all’uso improprio di denominazioni protette come DOP e IGP.

In particolare, grande attenzione sarà dedicata alla mozzarella di bufala campana, che sarà oggetto di un piano di controlli specifico e di una piattaforma per tracciare i movimenti di latte e dei suoi derivati. Inoltre, dal punto di vista normativo, ci sarà una stretta sui Centri di Assistenza Agricola in ottica di prevenzione e rispetto delle regole. Questo intervento è visto come un passo fondamentale per garantire qualità e autenticità nel settore alimentare italiano.

Caseifici aperti: un evento da non perdere

Al di là delle politiche e delle strategie aziendali, gli amanti del buon cibo possono approfittare dell’iniziativa “Caseifici Aperti“, organizzata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. Questo fine settimana, 51 caseifici situati nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova apriranno le proprie porte al pubblico.

I visitatori avranno la possibilità di assistere a visite guidate, degustazioni e showcooking, immergendosi nella tradizione di produzione di un formaggio che viene realizzato seguendo metodi storici, utilizzando latte, sale e caglio senza additivi. L’evento rappresenta anche un’opportunità unica per esplorare il patrimonio enogastronomico dell’Emilia Romagna, da Parma a Modena, passando per Bologna. È un modo per avvicinare i turisti al gusto autentico e alla cultura locale.

L’agroalimentare delle Marche e il futuro sostenibile

Infine, uno sguardo al settore agroalimentare nelle Marche, dove le 22mila imprese attive generano oltre 5 miliardi di euro di fatturato grazie a 36mila addetti. La competitività del settore si sta rafforzando attraverso l’automazione e la qualità dei prodotti. Professor Deborah Pacetti, esperta universitaria, commenta che l’innovazione sarà guidata da ingredienti sostenibili e dalle tecnologie avanzate.

Valerio Temperini, esperto di marketing, sottolinea l’importanza del coinvolgimento dei giovani nel settore, evidenziando quanto sia necessario superare il concetto di commodity per puntare su tracciabilità e origine dei prodotti. Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, invita ad investire in iniziative che promuovano il turismo rurale e il welfare agricolo, fondamentali per il rilancio del settore agroalimentare marchigiano.

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