L'industria nautica italiana nel 2024: un settore in crescita nonostante le sfide globali

L’industria nautica italiana nel 2024: un settore in crescita nonostante le sfide globali

Nel 2024, l’Italia diventa il principale esportatore mondiale di unità nautiche da diporto, con un export record di 4,5 miliardi di euro, ma affronta sfide legate a dazi e costi.
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L'industria nautica italiana nel 2024: un settore in crescita nonostante le sfide globali - Gaeta.it

Nel 2024, l’Italia si afferma come il principale esportatore mondiale di unità nautiche da diporto, registrando un record storico nel settore. Secondo un rapporto della Fondazione Edison, l’export di imbarcazioni ha raggiunto un totale di 4,5 miliardi di euro a settembre. Questi dati vengono messi in luce dalla nuova edizione di “La Nautica in Cifre Monitor-Trend di mercato 2024/2025”, un’analisi approfondita dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica che offre uno spaccato della situazione attuale e delle prospettive future di questo settore.

Un record di export e le preoccupazioni per i dazi

La crescita esponenziale dell’export italiano di imbarcazioni avviene in un contesto evidenziato nel rapporto, dove si nota una “normalizzazione della crescita” nel settore della cantieristica. Nonostante il massimo storico raggiunto, ci sono preoccupazioni legate a fattori esterni come il conflitto commerciale internazionale e l’innalzamento delle tariffe doganali, che potrebbero avere ripercussioni significative sui costi e sull’approvvigionamento di materiali necessari per la produzione. In Europa, l’attenzione è rivolta all’impatto di questi dazi su un’industria, quella nautica, già provata da sfide economiche.

Gli Stati Uniti sono identificati come il mercato più rilevante per i cantieri italiani, anche se si registra una flessione nelle vendite rispetto all’anno precedente. È importante notare che la produzione italiana si distingue per imbarcazioni con caratteristiche e tipologie molto diverse rispetto a quelle del mercato americano. Al contempo, l’export statunitense verso l’Italia ha subito un incremento, raddoppiando nel periodo di riferimento, suggerendo un reciproco interesse commerciale tra i due paesi.

Le prospettive dell’industria nautica italiana

Le aspettative per il futuro dell’industria nautica in Italia rimangono positive, in gran parte grazie al segmento dei superyacht. Questo settore continua a mantenere il primato globale per quanto riguarda gli ordini di unità sopra i 24 metri, con ben 572 yacht attualmente in costruzione, su un totale di 1.138. Il rapporto indica che il portafoglio ordini per le aziende del comparto superyacht è in crescita o stazionario per il 34% delle imprese rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, il panorama è variegato: circa il 66% delle aziende intervistate ha segnalato un calo delle ordinazioni, seppur con un’intensità moderata. Nello specifico, il 33% delle aziende ha riportato una riduzione inferiore al 5%, mentre un’altra percentuale simile ha indicato un decremento tra il 5% e il 10%. Si conferma che nel segmento delle unità da diporto con lunghezza inferiore ai 24 metri, il 22% degli intervistati prevede di aumentare il fatturato per il 2025, mentre il 45% stima una situazione stabile, e il 33% si aspetta un peggioramento.

Le sfide e le opportunità del segmento accessori e motori

Analizzando il comparto degli accessori e dei motori, il panorama emerge in modo altrettanto complesso. Solo il 16% delle aziende prevede di registrare un incremento del fatturato per il 2025 rispetto all’anno precedente. La maggioranza, il 63%, si aspetta di mantenere una situazione stazionaria, mentre il 21% prevede una contrazione. Questo scenario indica una certa fragilità nel settore, rendendo necessaria un’attenta riflessione strategica da parte delle aziende per affrontare le sfide imminenti e capitalizzare sui punti di forza già consolidati.

L’industria nautica italiana, insomma, vive un momento di grande vitalità da un lato, ma anche di preoccupazione dal lato dei costi e delle dinamiche commerciali internazionali. Con scenari in continua evoluzione, resta fondamentale per le aziende operanti nel settore navigare con cautela e lungimiranza per garantire una crescita sostenibile a lungo termine.

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