L'iniziativa per recuperare il patrimonio cinematografico italiano: una soluzione per i film orfani

L’iniziativa per recuperare il patrimonio cinematografico italiano: una soluzione per i film orfani

Univideo propone modifiche legislative per recuperare e rimettere in circolazione opere cinematografiche orfane in Italia, affrontando le sfide legate ai diritti d’autore e alla pirateria.
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L'iniziativa per recuperare il patrimonio cinematografico italiano: una soluzione per i film orfani - Gaeta.it

La questione della salvaguardia del patrimonio audiovisivo in Italia è diventata un argomento di rilevanza crescente. Un folto numero di opere cinematografiche, in alcuni casi molto significative, sono andate disperse, restando fuori commercio e senza un chiaro detentore dei diritti. L’associazione Univideo è al lavoro per affrontare questo problema attraverso proposte legislative che potrebbero consentire la rimessa in circolazione di queste opere, aprendo nuove possibilità per il mondo del cinema e il pubblico.

Il patrimonio cinematografico italiano e le opere orfane

Il termine “opere orfane” si riferisce ai film e ai video di cui non si riesce a tracciare il titolare dei diritti, rendendo impossibile la loro distribuzione. Questo fenomeno ha un impatto significativo sul patrimonio culturale italiano, poiché molti di questi lavori possono contenere contenuti preziosi e storie rilevanti per il pubblico contemporaneo. La situazione si complica ulteriormente per le opere che, pur avendo un titolare, sono fuori commercio, limitando l’accesso a una vasta gamma di film.

La legislazione attuale, regolata dall’articolo 50 della legge sul diritto d’autore , non è sempre sufficientemente agile per gestire queste problematiche. Per questo motivo, Univideo ha identificato tre modifiche da apportare a questo articolo per facilitare la rimessa in commercio dei film orfani e la loro disponibilità per un pubblico più ampio. Proposte di questo tipo si inseriscono in un contesto europeo sempre più attento alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale.

Le proposte di Univideo per rimettere in circolazione i film

Durante un incontro tenutosi presso la Casa del Cinema di Roma, sono state presentate le proposte elaborate da Paolo Marzano, professore della Luiss Guido Carli, per conto di Univideo. Il meccanismo suggerito prevede che i distributori interessati a rimettere in commercio film dispersi possano rivolgersi direttamente agli autori. Se gli autori sono rintracciabili, possono concedere una licenza per la distribuzione. Se non si riesce a trovare il titolare, ma ci si accorda con gli autori o i loro eredi, il prodotto può tornare in circolazione.

In mancanza di un accordo, la Siae potrebbe intervenire attraverso una licenza collettiva estesa, che permetterebbe di superare la difficoltà di trovare i legittimi detentori dei diritti. Questa iniziativa non solo risponde a una necessità immediata ma è anche allineata all’approccio dell’Unione Europea, che da anni sostiene interventi mirati per favorire la diffusione di opere considerate “orfane”.

Il ruolo delle istituzioni e la lotta alla pirateria

Luciana Migliavacca, presidente di Univideo, ha evidenziato l’impegno dell’associazione a lavorare a stretto contatto con le istituzioni per eliminare le barriere che ostacolano la riedizione e la commercializzazione delle opere audiovisive. Il recupero di queste pellicole è fondamentale non solo per obiettivi culturali, ma rappresenta anche un passo importante nella lotta contro la pirateria, come sottolineato dalla commissaria Agcom Laura Aria. Durante l’incontro, la Aria ha parlato dell’importanza delle politiche pubbliche sul cinema e sull’audiovisivo, un aspetto che la Costituzione italiana affida alla Repubblica.

La discussione ha toccato anche l’importanza di riscoprire le opere attraverso il supporto fisico. Migliavacca ha infatti messo in luce come per le nuove generazioni sia importante rivalutare il fascino di una pellicola di vecchia data, sottolineando la necessità di un ritorno alla fruizione di DVD e materiali fisici. Questa prospettiva ha sollevato interrogativi tra gli studenti presenti riguardo al costo dei supporti fisici rispetto allo streaming.

Le opinioni dei giovani e l’importanza del supporto fisico

Durante l’incontro sono state sollevate varie domande, come quella di uno studente riguardo alle difficoltà economiche nel scegliere il supporto fisico piuttosto che lo streaming. La risposta della presidente di Univideo ha toccato su strumenti come 18app, una forma di sostegno che può rendere più accessibili le opere cinematografiche per i giovani. La vicepresidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Grippo, ha sottolineato come il mezzo attraverso cui fruiamo del prodotto culturale influisca sulla nostra percezione, ponendo quindi il valore del possesso di supporti fisici come un aspetto di rilevante importanza culturale.

Ripristinare l’accessibilità alle opere cinematografiche e favorire l’adeguato rispetto dei diritti d’autore è quindi visto non solo come un conveniente passo legislativo, ma come un atto fondamentale per la tutela della nostra eredità culturale.

Ultimo aggiornamento il 10 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano

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