Con l’approvazione della nuova circolare, l’Inps fornisce finalmente indicazioni chiare riguardanti l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa . Questa prestazione, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024, si rivolge principalmente ai professionisti iscritti alla Gestione separata, mirata a supportarli in un periodo di difficoltà economica. Forniremo una guida dettagliata sui requisiti, sulle modalità di richiesta e sulla determinazione dell’importo che potrà arrivare fino a 800 euro.
Cosa è l’indennità straordinaria Iscro
L’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, conosciuta come Iscro, è stata concepita per fornire un sostegno economico a lavoratori autonomi e professionisti iscritti alla Gestione separata. Questo tipo di indennità è particolarmente cruciale per i liberi professionisti che si trovano in condizioni di precarietà economica, consentendo loro di ricevere un aiuto per affrontare le spese quotidiane.
L’Inps ha specificato che il richiedente non deve percepire trattamenti pensionistici diretti, né essere assicurato in altre forme previdenziali obbligatorie. È fondamentale che il reddito da lavoro autonomo del candidato sia inferiore al 70% della media dei redditi ottenuti nei due anni precedenti, un criterio che garantisce che il supporto sia rivolto effettivamente a coloro che in quel periodo hanno subito un calo delle entrate.
Una delle novità importanti è che i beneficiari dell’Iscro dovranno anche completare corsi di aggiornamento professionale come parte integrante del programma di assistenza. Questo passaggio è stato introdotto per incentivare la formazione continua e il reinserimento nel mercato del lavoro. Nella proroga di validità della domanda, dal 1° agosto 2024 fino al 31 ottobre 2024, si invitano i professionisti a tenere d’occhio le scadenze e a preparare la documentazione necessaria.
Requisiti per richiedere l’Iscro
Affinché un professionista possa beneficiare dell’indennità Iscro, è necessario soddisfare specifici requisiti. Anzitutto, l’iscrizione alla Gestione separata è un passo fondamentale. Questo ente previdenziale si occupa di garantire una copertura agli autonomi, risultando essenziale per la richiesta dell’indennità.
In secondo luogo, il richiedente non deve essere percettore di pensioni dirette, una misura che impedisce la doppia fruizione di aiuti economici. Inoltre, non si deve essere coperti da altre forme di previdenza obbligatoria, assicurando che l’indennità Iscro sia l’unico sostegno ricevuto.
Un’altra condizione fiscale da considerare è il livello di reddito. Per accedere all’indennità, il reddito da lavoro autonomo del richiedente deve essere inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti alla presentazione della domanda. Questo sistema edilizia economico è studiato per garantire un accesso equo all’indennità per coloro che ne hanno realmente bisogno.
La modalità di presentazione della domanda è esclusivamente telematica attraverso i canali ufficiali dell’Inps. È fondamentale rispettare il termine entro cui presentare la richiesta, che scade annualmente il 31 ottobre. Infine, i beneficiari dovranno autorizzare la trasmissione dei dati di contatto per consentire eventuali comunicazioni da parte delle Regioni o delle Province autonome.
Calcolo dell’indennità Iscro
Il calcolo dell’indennità Iscro è un processo preciso che si basa su regole specifiche stabilite dall’Inps. Per determinare l’importo dell’indennità, si calcola il 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti. Questo approccio semestrale garantisce che l’indennità sia proporzionata alle reali difficoltà economiche del richiedente.
Per esempio, prendendo in considerazione un professionista che ha dichiarato 6.000 euro nel 2021 e 5.000 euro nel 2022, si fa la somma e si calcola la media: / 2 = 5.500 euro. Questo importo deve poi essere diviso per due, poiché l’indennità si basa su una base semestrale, risultando in 2.750 euro. Calcolando il 25% di questo valore, si ottiene un’indennità mensile di 687,50 euro.
È indispensabile notare che la legge impone un limite: l’importo dell’indennità non può scendere sotto i 250 euro mensili né superare gli 800 euro mensili. Pertanto, se la somma calcolata risultasse inferiore a 250 euro, l’indennità sarà fissata a quest’ultimo valore. Allo stesso modo, se la prestazione eccedesse 800 euro, sarà erogata solo l’entità massima consentita. Questo sistema permette di garantire un sostegno economico minimo per tutti i professionisti in difficoltà, mantenendo al contempo un tetto massimo per evitare contenuti non equi.
Con l’introduzione dell’indennità Iscro, l’Inps offre un’importante opportunità ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, ma richiede attenzione per rispettare i requisiti e le scadenze previste. È pertanto fondamentale informarsi correttamente per non perdere l’accesso a questa prestazione economica vitale.