La basilica di San Petronio, nel cuore di Bologna, ospita un’opera d’arte contemporanea che ricorda uno dei momenti più drammatici della storia europea: il bombardamento di Guernica nel 1937. Dal 26 aprile al 29 giugno del 2025, la chiesa apre le sue navate a “L’Ombra”, scultura realizzata dall’artista catalano Joan Crous, bolognese d’adozione e presidente della cooperativa sociale Eta Beta. L’installazione richiama l’iconico dipinto di Pablo Picasso dedicato alla stessa strage, reinterpretandone il messaggio in chiave moderna e tridimensionale.
il ricordo di guernica tra storia e arte
Guernica è entrata nella memoria collettiva come simbolo della brutalità della guerra. Il bombardamento del paese basco avvenne il 26 aprile 1937 ad opera delle aviazioni tedesche e italiane durante la guerra civile spagnola. Tra i 200 e 300 civili persero la vita, ma il numero preciso resta incerto. Il terrore e la distruzione provocati da quell’attacco liberarono un sentimento così forte da spingere Pablo Picasso a dipingere il celebre quadro che porta il nome della cittadina distrutta. Presentata poco dopo l’evento all’Expo di Parigi, l’opera di Picasso divenne l’emblema universale della protesta contro la guerra e dell’affermazione delle sofferenze umane.
una nuova forma espressiva
Il lavoro di Joan Crous si inserisce in questo solco, ma propone una nuova forma espressiva, con un medium diverso e una lettura che vuole arrivare direttamente allo spettatore, immergendolo nel peso della tragedia. La scultura rivisita la Guernica di Picasso, traducendo la forza pittorica in materia solida e tangibile, con l’intento di far vivere un’esperienza emotiva inedita.
un progetto artistico unico nel contesto sacro di san petronio
“Sono contento che questa opera possa prendere vita in un luogo come San Petronio”, ha sottolineato Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei. La collocazione di un’opera così laica, ma ricca di significato civile, in una basilica dedicata al patrono della città evidenzia un dialogo tra sacro e contemporaneità. La chiesa si trasforma in spazio di riflessione e memoria, accogliendo un oggetto artistico che si pone come monito contro la guerra.
dettagli dell’installazione
“L’Ombra” è un pannello in altorilievo che occupa quasi 34 metri quadrati, riprendendo le dimensioni della Guernica originaria . Il materiale principale è la pasta di vetro e polvere, frutto di un procedimento chiamato “embulcall”, ideato dallo stesso artista e realizzato tra il 2019 e il 2025. Il processo consiste nella fusione di milioni di piccole schegge di vetro recuperato, trasformate in mattonelle che compongono la struttura. Tale tecnica richiede un’attenta lavorazione che ha impegnato Crous per diversi anni.
La scultura pesa quasi una tonnellata e mezza ed è costituita da 770 mattonelle cotte in stampi di sabbia. L’opera sarà installata nella navata di destra della basilica, accanto alla Meridiana e di fronte agli affreschi che Giovanni da Modena realizzò nel 1410 per la cappella dei Magi. Questo accostamento tra arte contemporanea e antica crea un dialogo visivo fra momenti storici diversi, offrendo ai visitatori un’esperienza densa di memoria e cultura.
eventi culturali per accompagnare l’esposizione del “l’ombra”
La presentazione ufficiale di “L’Ombra” si terrà sabato 26 aprile alle 18:30, con la partecipazione di monsignor Andrea Grillenzoni, primicerio di San Petronio, e della storica dell’arte Milena Naldi che introdurrà l’opera al pubblico. La serata sarà animata da esibizioni musicali e teatrali, tra cui il coro e la compagnia catalana Cor de Teatre, il pianista Carmelo Travia e la soprano Alessandra Catania, che amplieranno il valore emotivo dell’evento.
iniziative durante la permanenza
Durante i più di due mesi di permanenza della scultura in basilica verranno organizzate diverse iniziative legate a musica, poesia, letture e dialoghi. Questi incontri mirano a far riflettere sul tema della pace e della memoria storica, puntando a coinvolgere sia chi si interessa d’arte che chi cerca spunti per una discussione civica su pace e guerra. Le attività intendono animare l’ambiente sacro con momenti di confronto culturale.
La collocazione di “L’Ombra” nella basilica di San Petronio suggerisce un modo nuovo di intendere gli spazi religiosi: non solo luoghi di culto, ma anche contenitori di cultura contemporanea e testimonianze civili. La presenza di un’opera così carica di significato in un punto centrale della città fa di Bologna un palcoscenico aperto a temi urgenti del presente.