Giovanni Toti, attuale governatore ligure sotto gli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso per corruzione, affronta oggi un interrogatorio di garanzia riguardante un presunto finanziamento illecito legato alla recente campagna elettorale comunale. Le accuse riguardano un presunto accordo sospetto di finanziamento illecito del valore di circa 55mila euro, tramite spot elettorali proiettati su maxi schermo a Terrazza Colombo e pagati sottobanco da Esselunga, che è estranea ai fatti.
Accuse e implicati
Oltre a Toti, sono indagati per lo stesso reato l’ex braccio destro Matteo Cozzani e l’ex consigliere di Esselunga Francesco Moncada. Moncada voleva favori da Toti per accelerare l’apertura di due punti vendita. Le opposizioni politiche hanno manifestato a Genova, chiedendo le dimissioni di Toti. L’interrogatorio è previsto per le 13 in videoconferenza, con Toti collegato da una caserma della Spezia.
La situazione attuale
Il gip Paola Faggioni ha fissato rapidamente l’interrogatorio, conformemente al termine di dieci giorni stabilito per legge. La nuova misura cautelare non estende gli arresti domiciliari di Toti, che scadranno all’inizio di novembre. Tuttavia, impedisce a Toti di avere colloqui politici e ha già causato ritardi in un incontro pianificato con Matteo Salvini.
In sintesi, l’interrogatorio di oggi getta ulteriori ombre sulla figura di Toti, coinvolto in un’indagine su presunti finanziamenti illeciti, mentre la politica locale rimane turbata dalle accuse di corruzione.